Napoli, Simeone: “Con l’Inter tre punti fondamentali per lo Scudetto”

Napoli Simeone

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Napoli di Giovanni Simeone vuole riprendere alla grande il cammino in campionato. Manca sempre meno al ritorno della Serie A. Il prossimo 4 gennaio si torna in campo ed il calendario offre subito un big match. A San Siro, infatti, alle 20:45 la capolista Napoli andrà a far visita all’Inter. In vista della sfida contro i nerazzurri, l’attaccante dei partenopei Giovanni Simeone ha parlato in esclusiva ai microfoni di Mediaset. Di seguito ecco le sue dichiarazioni.

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(Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Napoli, Simeone: “Chi gioca meno come me deve essere ancora più pronto”

“Nella prossima sfida di campionato affrotiamo l’Inter. Tra noi e loro non so chi ha più da perdere. Loro giocano in casa, con grandi giocatori, hanno giocato bene in amichevole, tutte e due le squadre hanno tanto da giocarsi e sarà importante per entrambe. Saranno tre punti importanti per il campionato, non conta ora chi ne ha di più perché è molto lunga”.

A Milano credono nella rimonta
“Noi siamo sempre pronti a dimostrare chi è il Napoli, stando sempre sul pezzo, non ci importa chi ha più punti ora, sono due squadre forti e pensiamo solo a continuare così”.

C’era scetticismo dopo la rivoluzione estiva. Un episodio o una gara ha fatto scattare qualcosa?
“Non c’è una gara in se, forse quella col Milan ci ha dato segni di avere una grande squadra perché anche giocando non così bene abbiamo fatto punti e la differenza. Come contro la Cremonese, ma pure a Liverpool, tutte gare che ci fanno capire le cose buone che stiamo facendo. Ma un mese di stop e inizia ora un nuovo campionato”.

Nell’86 il Napoli vinse dopo il mondiale dell’Argentina. Segno del destino?
“Non parliamo di queste cose. Sono cose belle da sentire, ti portano a crederci di più, ma contano i fatti e noi faremo di tutto per il Napoli. Aiuto di Diego? In tanti che sono passati qui saranno lì a tifarci, sentiamo il calore da tutte le parti, ringraziamo tutti i tifosi anche per le amichevoli”.

Giocare 15-20′ e dimostrare ti dà pressioni maggiori?
“Chi gioca meno deve essere ancora più pronto perché quello che gioca ha sempre l’opportunità mentre chi non gioca deve sapere che quello è il suo momento e deve fare la differenza. Io so molto bene questo e dimostrerò in ogni minuto che sono all’altezza e posso aiutare il gruppo. Chiaro che non è facile, uno vorrebbe essere sempre protagonista, ma conta non mollare e serve la testa fredda”.