Napoli-Sassuolo, Politano contro il suo passato
2 luglio 2015. Dopo un anno in Serie C (all’epoca Lega Pro) a Perugia e due in B al Pescara in cui aveva mostrato di avere potenzialità, Politano firma con il Sassuolo. La squadra neroverde, sempre attenta ai giovani della Primavera giallorossa (Pellegrini, Marchizza, Frattesi), infatti, notò questo ragazzo di proprietà della Roma e decide di acquistarlo in prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni.
Il primo anno in Emilia, Politano lo passa da dodicesimo uomo. Per Di Francesco, infatti, costituisce il primo cambio agli esterni titolari, Berardi e Sansone. Un ruolo che, alla prima in Serie A (il cui debutto arriva contro il Napoli), lo porta a raccogliere ben 28 presenze e 5 gol. Gol che aiutano il Sassuolo a qualificarsi per la prima volta nella sua storia in Europa League.
A fine stagione, Sansone passa al Villarreal e, così, Politano diventa il titolare. Il romano compone con Berardi e Defrel un trio d’attacco fastidioso per qualsiasi difesa. In questa stagione, inoltre, si mette in luce in Europa. Proprio Politano, con i suoi tre gol, è il miglior marcatore del Sassuolo in Europa League.
La terza stagione è, però, quella della definitiva consacrazione. Una stagione difficile per la squadra neroverde che, dopo le annate in lotta per l’Europa, si ritrova a temere per la permanenza in Serie A. Il subentrante Iachini, però, trova in Politano (vicinissimo al Napoli a gennaio) l’elemento che può portare il Sassuolo alla salvezza. Gli affida, infatti, il peso dell’attacco schierandolo falso nove nel suo contropiedista 3-5-2 e l’ala classe ’93 ripaga con 10 gol e l’undicesimo posto finale.
Prestazioni che fanno di lui l’oggetto del desiderio delle big. A spuntarla è l’Inter che batte la concorrenza di Milan e, ancora una volta, del Napoli. A distanza di quasi 2 anni e mezzo, però, Politano gioca con la maglia azzurra e, stasera, affronterà il suo passato, il Sassuolo. La squadra che l’ha lanciato in Serie A e gli ha dato l’opportunità di emergere. La squadra che, in tre anni, l’ha reso grande.
Tre anni che, certo, non si dimenticano e che rendono Napoli–Sassuolo di stasera la partita di Matteo Politano.