Quattro giornate di campionato, nell’economia di un’intera stagione, contano davvero poco in termini di punti. Un po’ di più dal punto di vista mentale e delle ambizioni. È proprio da quelle ambizioni che ora, Napoli e il Napoli, vogliono ripartire. Con la concentrazione di chi sa che il cammino è lungo, ma con la convinzione di chi ha visto che il potenziale c’è, in un campionato più che mai equilibrato per la lotta al vertice. Dopo 3 anni, gli azzurri si ritrovano di nuovo in testa alla classifica con 19 squadre a seguire. Da quella 26esima giornata del campionato 2017/18, quando Maurizio Sarri fece sognare una città intera. Era la sera in cui il Napoli strapazzò per 5-0 il Cagliari e, in quella formazione iniziale, vi erano 4 giocatori attualmente in rosa e uno entro nel secondo tempo.
Si tratta di Koulibaly, Mario Rui, Mertens e Insigne e, dal 64′, Piotr Zielinski. Dal fattore Sarri al fattore Spalletti. Dal galvanizzante ‘attacco al Palazzo’ del tecnico attualmente alla Lazio, alla voglia di serenità e di ricostruzione step by step auspicata dall’attuale allenatore ex Inter e Roma. Il Napoli riparte e vuole tornare in alto ma, soprattuto, restarci a lungo.
Dopo il polverone della scorsa stagione causa mancato accesso alla Champions all’ultima giornata. Dopo i malumori per la questione legata al rinnovo di Insigne e per un mercato – sulla carta – non incisivo. Tante storie nella storia e voglia di riscatto, da Spalletti in primis, ad un blocco di giocatori che ha visto il grande obiettivo sfumare tre anni fa e, ora, vuole dimostrare di aver imparato la lezione. E se il mantra è ‘mantenere la concentrazione è continuare a lavorare’, la tifoseria sogna e spera. La strada è lunga e le concorrenti molte, ma il Napoli ha preziose carte da giocare e un sogno da portare avanti.