Napoli, Re Victor: Osimhen riceve le lodi di Drogba e punta Weah

Napoli Osimhen

(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

Il Napoli sta viaggiando spedito e in solitaria verso un sogno atteso da 33 anni. La squadra di Spalletti è ormai ad un passo dalla vittoria dello Scudetto grazie ai 65 punti in classifica (e a al +18 sull’Inter prima inseguitrice) e ad una stagione che si sta dipingendo in qualcosa di storico.

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(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

Napoli, Osimhen non si ferma: il record di George Weah è alla portata e intanto Drogba lo celebra…

Mancano ancora 14 giornate alla fine, ma il Napoli può cominciare con il count down. I meriti sono tanti e suddivisi, da Luciano Spalletti capace di costruire una macchina perfetta, al DS Giuntoli che sul mercato ha saputo sopperire a pesanti mancanze e soprattutto ai giocatori.

Kvaratskhelia è il nome nuovo e il fenomeno georgiano sta incantando la Serie A, ma il Napoli sta venendo trascinato da Victor Osimhen. L’attaccante nigeriano è attualmente a quota 19 gol e 4 assist in 20 partite di campionato, e oltre allo Scudetto si appresta a vincere anche la classifica marcatori.

Da tempo un attaccante proveniente dall’Africa non si imponeva così tanto nel nostro campionato (i più recenti Salah con la Roma o Eto’o con la maglia dell’Inter) e Re Victor sta entrando anche nel segno e nel destino di altre grandi punte del continente africano.

Osimhen ha infatti nel mirino il record di George Weah, attaccante liberiano Pallone d’Oro 1995 e con un passato gloroso al Milan. Attualmente Weah è il miglior macatore africano della Serie A con 46 gol realizzati.

Osimhen vede il record ad un passo perché l’attaccante del Napoli è quota 43, solo a-3 da Il Re Leone. Un obiettivo assolutamente alla portata per lui.

Non solo l’obiettivo Weah, Osimhen ha ricevuto i complimenti da un altro grande attaccante del passato come Didier Drogba, come dichiarato in una recente intervista e come riportato da Sky.

è stata una sorpresa e questo rappresenta un’altra motivazione per me. Era il mio idolo da piccolo“.