Napoli-Milan, Bonera: “Pressioni? Parte di me da quando ho 18 anni”
Daniele Bonera è intervenuto in conferenza stampa da Milanello per presentare la sfida in programma domani sera al San Paolo tra Napoli e Milan. Prima conferenza da allenatore per l’ex difensore che sarà sulla panchina al posto di Stefano Pioli e del suo vice Giacomo Murelli, entrambi positivi al Coronavirus.
“Io come Evani? Non c’ho pensato ma è sicuramente un bello spunto. Mi accontenterei di vincere la prima e poi vediamo. Faccio comunque i complimenti alla nazionale”.
Rebic, Leao e Ibra
“Rebic è un giocatore importante, che deve avere una condizione buona per esprimersi. Non è al 100%, il problema al gomito lo condiziona ma è fondamentale. L’infortunio di Leao non ci voleva ma abbiamo tante scelte in quel ruolo. Ibrahimovic aveva bisogno di staccare, ora si è presentato capo-gruppo come sempre. Conosciamo la sua importanza. La squadra è cresciuta in tutti i suoi elementi, nel senso di responsabilità e cultura del lavoro. Siamo orgogliosi di questi calciatori”.
Kessie, Calhanoglu e Romagnoli
“I gol subiti sono stati su calci piazzati, non abbiamo avuto molto tempo per lavorare. Rigorista? Se Ibra ha detto che calcia Kessie, alzo le mani. Siamo contentissimi del rendimento di Calhanoglu. Ci sta che qualche partita non è positiva ma il nostro giudizio su di lui non cambia. Lui è uno di quelli che mi ha fatto capire che tiene a questa maglia. Romagnoli è il nostro capitano, siamo contenti per quello che fa per la squadra. Gli errori fanno parte di una carriera, deve stare tranquillo. Non vedo un problema”.
L’idea di calcio di Bonera
“Sarà il tempo a dire se avrò un futuro da allenatore. La mia idea di calcio è indirizzata da quello che sto apprendendo con mister Pioli. Mi piace questo tipo di calcio, siamo sulla stessa linea d’onda. Pressioni? Fanno parte di me da quando ho 18 anni, le avremo tutti. I giocatori devono fare quello che hanno fatto fino a questo momento, nulla più, nulla di meno. Non mi sono mai sentito Pioli, sento il mister prima e dopo gli allenamenti. Ora c’è la rifinitura, la tecnologia ci aiuta tanto. Gli allenamenti sono condotti da me, mi ha dato carta bianca. Domani? Ne abbiamo parlato, crediamo che parlando a telefono si può creare confusione. Avremo degli aggiornamenti a fine primo tempo. Lo stato di forma del gruppo è ottimo, anche i giocatori arrivati giovedì stanno bene a parte Leao. Le sue condizioni verranno valutate fra una decina di giorni”.
Gattuso come avversario
“Ritroverò Rino come avversario e sono felice di tornare al San Paolo. Sfida scudetto? Tutte le partite sono importanti, non lo vedo come un esame finale. Sappiamo l’importanza, è solo un tassello per un eventuale successo finale. Gattuso è un amico in campo e fuori”.