Napoli-Milan, 3-1: l’esplosione di Hamsik sotto gli occhi di Gattuso (11/05/2008)
Domenica sera al San Paolo, alle ore 20.45, andrà di scena un classico della Serie A: Napoli – Milan. I partenopei ospiteranno i rossoneri nel match clou dell’8a giornata. La compagine di Stefano Pioli arriva a Fuorigrotta con 17 punti e il primo posto in classifica, esattamente dove potrebbe arrivare il Napoli con una vittoria, agguantando i rossoneri in attesa del risultato che sarà maturato nel pomeriggio tra Verona e Sassuolo.
Napoli-Milan, 11/05/2008
Di conseguenza c’è tanta attesa per un match che significherà tanto, nonostante sia solo l’8a giornata. Il modo migliore per rendere la marcia d’avvicinamento più dolce è rivivere i precedenti più belli di questa magica sfida ed uno di questi è senza dubbio quello dell’11/05/2008.
Al San Paolo arrivava un Milan alla ricerca dell’ultimo posto disponibile in Champions League (che poi non verrà raggiunto nell’ultima giornata) per affrontare un Napoli che vuole salutare al meglio i propri tifosi dopo la prima annata dal ritorno in Serie A (valsa l’ottavo posto e la conseguente qualificazione all’intertoto).
I rossoneri, allenati all’epoca da Carlo Ancelotti, approdano a Napoli con il 4-3-1-2: in porta c’è Kalac a guidare una difesa che vede protagonisti Bonera, Nesta, Kaladze e Favalli. A centrocampo Gattuso, Brocchi e Ambrosini e in attacco Kakà e Seedorf a supporto dell’unica punta Inzaghi. Un livello altissimo, soprattutto rispetto ad un Napoli totalmente diverso da quello che ammiriamo ormai da 5/6 anni. Gli azzurri, guidati da Reja, si schieravano con il classico 3-5-2 dell’attuale tecnico della nazionale albanese: in porta c’era Navarro con dinanzi a sé un terzetto difensivo composto da Cannavaro, Contini e Domizzi. Sulle fasce Mannini a destra e Savini a sinistra con Hamsik, Pazienza e Gargano in mediana. In attacco spazio a Lavezzi al fianco di Sosa.
La giornata di Hamsik
Gli azzurri, dopo aver battuto già Juventus e Inter, volevano triplicare il successo salutando i propri tifosi in casa con una vittoria storica. I 3 punti sono arrivati e con essi anche la consacrazione di quello che sarebbe stato il leader tecnico ed emotivo della squadra azzurra per i successivi 11 anni: Marek Hamsik.
Quella è la giornata di uno dei gol più belli della sua carriera: recupero palla al limite della propria area, superato Gattuso, lo slovacco si invola palla al piede verso la porta rossonera. Dopo buoni 40 metri, il 17 azzurro punta Kaladze, rientra sul destro e batte Kalac con uno splendido destro all’angolino basso. E’ il primo gol della giornata, festeggiato con il più classico dei cuoricini nella festa della mamma, che dà il via a quello che sarà poi il 3-1 finale. Andarono a segno poi anche Domizzi su rigore e Garics, prima del gol della bandiera siglato da Seedorf su punizione nel finale.
Hamsik, in quella partita, segnò il decimo gol della sua storia in azzurro, solo il decimo dei 121 che avrebbe poi siglato nei suoi 12 anni all’ombra del San Paolo, diventando il secondo marcatore più prolifico (superato nella scorsa stagione da Mertens, arrivato a quota 125) della storia del club. Il tutto aveva preso forma in quel caso pomeriggio di maggio del 2008 sotto gli occhi di Ancelotti (allenatore con cui Hamsik ha lasciato il Napoli) e Gattuso, che anni dopo si sarebbero scambiati il testimone proprio sulla panchina azzurra, con il secondo che domenica sera proverà a battere il suo passato e a conquistare 3 punti importanti che lo proietterebbero verso il primo posto in classifica.