Napoli: Mertens e Osimhen si contendono il ruolo di centravanti
Nelle ultime due partite il Napoli ha potuto finalmente godere dei propri centravanti: Dries Mertens e Victor Osimhen.
NapolI: finalmente Mertens e Osimhen
Ad inizio stagione, prima del 4-2-3-1, si pensava che Gattuso avesse alternato i due a seconda delle partite, dando magari maggiore spazio a Mertens e offrendo ad Osimhen la possibilità di ambientarsi e di capire bene il calcio italiano prima di iniziare a giocare con maggiore continuità. Poi il secondo tempo di Parma ha stravolto la situazione: il 4-2-3-1 è diventato il modulo principale utilizzato da Gattuso in questa stagione e l’idea era quella di utilizzare Mertens alle spalle di Osimhen.
Nelle prime partite gli azzurri sono volati a suon di grandi prestazioni, caratterizzate da gol e spettacolo. Gli infortuni di Osimhen prima e di Mertens poi hanno fatto però crollare le certezze su cui il Napoli si stava fondando e da lì in poi sappiamo bene come è andata a finire. Tante delusioni e soprattutto tanto caos per Gattuso che ha comunque insistito sul 4-2-3-1 pur non avendo due degli interpreti principali per quel modulo.
Con entrambi adesso nuovamente a disposizione, ma non ancora al massimo della forma, il tecnico sta pensando di tornare su suoi passi e proporre una classica staffetta partita dopo partita, alternando i due centravanti a seconda dell’avversario e puntando in maniera concreta su Zielinski trequartista. Il polacco sta vivendo un grandissimo momento e per questo motivo è quasi impensabile toglierlo dai titolari. Per questo motivo Mertens e Osimhen dovranno alternarsi da qui fino a fine stagione, in attesa poi dell’anno prossimo dove diverse cose potrebbe cambiare.
Ma quali saranno le gerarchie fino a fine stagione? La sensazione è che Gattuso decida di puntare su Mertens per esperienza e caratura, aggrappandosi alla velocità e alla freschezza di Osimhen a gara in corso, sia per pugnalare in contropiede e sia per provare a sbloccare la partita con un copione diverso. Ciò che è certo è che il tecnico spera di non dover più fare a meno di nessuno dei due.