Napoli, Mario Rui: “Dalle critiche all’affetto? Fa parte del calcio, ai tifosi chiedo…”

Napoli Mario Rui

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Mario Rui, difensore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni, ai microfoni di Amazon Prime Video, prima della sfida tra NapoliEintracht.

Napoli, Mario Rui: “Sono contento del momento della squadra”

Napoli Mario Rui
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

“Idolo per i tifosi nonostante gli inizi particolari? Fa parte del mondo del calcio, sappiamo come funziona, è una ruota che gira. Sono felice del momento, soprattutto per quello della squadra, è una fortuna avere compagni così.. Ho sempre detto che quando c’è un collettivo forte, vengono fuori anche le qualità dei singoli. Siamo fortunati ad aver una tifoseria veramente forte che si fa sentire. Kvaratskhelia? Kvara sin dall’inizio ha mostrato di essere il giocatore che oggi vediamo, ma soprattutto può diventare ancora più forte. Il merito è anche in questo caso della squadra che ti mette nelle condizioni ideali per esprimerti. Un messaggio per i tifosi? L’unica cosa che posso chiedergli è di continuare a sostenerci, con loro al nostro fianco diventa tutto più semplice”.

Napoli, appuntamento con la storia

Il Napoli contro l’Eintracht Francoforte ha la possibilità di scrivere un pezzo della propria storia ed aumentare a tre il conteggio delle italiane ai quarti di finale di Champions. Mai gli azzurri sono riusciti a raggiungere questo traguardo. Una chance che nel corso degli anni, seppure pochissime volte si è presentata, ma non è si è riusciti a sfruttarla. Nemmeno quando nel club azzurro giocava il calciatore più forte di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. I sogni dei partenopei si spensero ai calci di rigore contro lo Spartak Mosca. A distanza di tanti anni, il Napoli è tornato ad alti livelli sia in Italia che in Europa sotto la gestione De Laurentiis. E proprio nella prima stagione dove gli azzurri sono tornati nella massima competizione europea, l’approdo ai quarti è stato nuovamente sfiorato. Erano i tempi del tridente Hamsik-Lavezzi-Cavani, del San Paolo gremito che metteva pressione agli avversari, facendogli tremare le gambe, proprio come testimoniò Yaya Touré. La squadra di Mazzarri riuscì a collezionare punti contro City, Bayern Monaco e Villareal: una sola sconfitta su sei gare, costringendo gli inglesi alla “retrocessione” in Europa League. Sul cammino degli azzurri un’altra inglese, che poi al termine della competizione vinse la competizione: il Chelsea. Un 3-1 insperato al San Paolo, eliminazione soltanto ai supplementari nella gara di ritorno allo Stamford Bridge. Quel gruppo di giovani inesperti e guerrieri, capaci di mettere sotto club di una potenza economica differente. Una bella realtà, parte integrante del percorso per arrivare fino ai livelli attuali. Negli anni successivi soltanto nel 2016/2017 e nel 2019/2020, il Napoli ha ritrovato gli ottavi uscendo in entrambi i casi contro una spagnola: Real Madrid e Barcellona.