Napoli, l’operazione Osimhen nell’occhio della Guardia di Finanza
Momenti concitati in casa Napoli, in merito alla trattativa che ha portato Victor Osimhen al Napoli.
Il nigeriano si è trasferito in azzurro nell’estate del 2020 per una cifra vicina agli 80 milioni di euro. Diventando immediatamente un elemento centrale della squadra. Prima con Gattuso in panchina, poi con Spalletti. Tuttavia, la Procura di Napoli ha aperto un’indagine relativa alla trattativa in entrara, per il bomber nigeriano, arrivato dal Lille. L’ipotesi al vaglio è quella di una “sovrafatturazione“. Che avrebbe garantito una possibilità di evasione fiscale.
Per questi motivi, la Guardia di Finanza ha ricevuto l’autorizzazione per una perquisizione nella sede del Napoli.
Rischio di falso in bilancio: indagato il presidente del Napoli De Laurentiis
Come riportato da Tuttomercatoweb, l’operazione della Guardia di Finanza ha inserito nella lista degli indagati il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e alcuni membri del CdA. L’accusa è quella di falso in bilancio.
Si indaga su operazioni create ad hoc per gonfiare il prezzo della trattativa. E garantire un’evasione fiscale di oltre 4 milioni di euro.
Nell’indagine ci sono anche le trattative relative a Karnezis, ex-portiere azzurro, e alcuni giovani Liguori, Manzi e Palmieri, inseriti nella trattativa ed oggetto di una sopravvalutazione. Tale valore sarebbe alla base del processo che avrebbe portato al falso in bilancio, nella trattativa. Dunque, sarebbe il motivo che ha spinto Procura e Guardia di Finanza a mettere nel mirino il trasferimento dell’attuale numero 9 partenopeo.
Da parte sua, il club si difende tramite il suo avvocato, dichiarando di essere sempre stata trasparente e onesta nelle operazioni di mercato.