Serie A

Napoli, le due facce di Osimhen: segna ma non esulta

Il caso fra Osimhen e il Napoli sembra essere archiviato. Almeno per il momento. In campo il nigeriano è tornato a fare quello a cui ha  abituato i tifosi, ma qualcosa è cambiato.

Lo aveva già fatto contro l’Udinese e lo ha replicato contro il Lecce. Victor Osimhen è tornato a essere decisivo in campo a suon di gol. Dopo la querelle a distanza fra il suo entourage e il Napoli per colpa di un video discutibile su TikTok, pensa di nuovo solo a giocare. E lo fa alla grande perché contro i friulani ha segnato giocando da titolare, mentre ieri al Via del Mare è subentrato all’intervallo e ci ha messo 6 minuti a raccogliere l’assist di Kvaratskhelia e siglare il suo quinto gol stagionale.

A balzare all’occhio però, oltre al gesto tecnico e all’elevazione sulla schiacciata di testa, è stata l’esultanza. O meglio, la non esultanza. Come accaduto mercoledì contro l’Udinese, Osimhen non ha festeggiato la rete. Solo abbracci con i compagni che sono andati verso di lui e un gesto di intesa con Kvara. E il suo atteggiamento fa discutere.

Osimhen non esulta, i social si dividono

Il gol di Osimhen con il Lecce – OneFootball

Ovviamente sui social si è aperta la discussione sulla scelta di Osimhen di non esultare. C’è chi lo difende e gli dà ragione sulla questione aperta con la società e c’è chi invece lo critica, perché non esultare va a colpire direttamente i tifosi del Napoli. Quel che è certo è che per il momento le varie situazioni sono state messe in stand by. L’agente del giocatore Roberto Calenda ha deciso di non aprire la battaglia legale, ma è chiaro che ora il rinnovo diventa davvero complicato.

Il nigeriano è sotto contratto fino al 2025, ma senza il prolungamento la prossima estate Aurelio De Laurentiis potrebbe non avere il potere contrattuale per chiedere cifre astronomiche. Ora la testa del ragazzo è sul Real Madrid e sulla sfida stellare di mercoledì in Champions League. Poi si vedrà, anche se le non esultanze sembrano una presa di posizione.

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Published by
Alberto Zamboni