Napoli, la Procura vuole vederci chiaro: indagini su Osimhen
La sanzione comminata alla Juventus, che ha fatto prontamente appello alla pesante penalizzazione, rischia di creare un precedente molto rischioso per i club della Serie A. Adesso la Procura cerca di capire la posizione del Napoli. In particolare sotto la lente d’ingrandimento è finita l’operazione che ha portato Osimhen in Campania.
Caso Napoli-Osimhen: Chiné vuole visionare gli atti
Nuovo capitolo legato alle inchieste su plusvalenze e falsi in bilancio. Dopo la prima condanna inflitta alla Juventus, penalizzata di 15 punti ma in attesa dell’appello, la lente d’ingrandimento si sposta sugli altri club di Serie A.
Secondo quanto riportato da La Stampa, a non convincere il procuratore federale Giuseppe Chiné una possibile dichiarazione fraudolenta di Aurelio De Laurentiis e una somma non versata come imposta sul valore aggiunto, oltre ad un presunto falso in bilancio nell’operazione per l’attaccante con il Lille.
Chiné accederà agli atti ma non alle intercettazioni
La posizione del Napoli rispetto a quella dei rivali bianconeri è, però, leggermente differente. Innanzitutto a differire saranno le tempistiche, e le possibili conseguenze, visto che l’inchiesta nei confronti del Napoli è ancora in corso e, dunque, il procuratore federale dovrà attenderne la chiusura per visionare gli atti.
Da precisare, inoltre, che la Procura non potrà avvalersi, diversamente di quanto fatto con la Juventus, delle intercettazioni telefoniche poiché i partenopei non sono una società quotata in borsa. Se nella trattativa che ha portato Osimhen al Napoli dovessero essere accertati gli estremi per un’eventuale penalizzazione, la stessa non arriverebbe prima del termine della stagione. Dopo la stangata alla Juventus, però, il calcio italiano inizia a tremare.