Perché Napoli-Juventus vale una stagione
Ci sono partite che valgono un’intera stagione. Altre l’umore di un popolo. Nel mezzo c’è Napoli-Juventus. Non è un derby, ma poco ci manca. E no: non mi riferisco alla distanza sulla mappa geografica, ma all’importanza che viene attribuita dai supporters di entrambe le squadre. Come il sole e la luna. L’estate e l’inverno. Ad inasprire una rivalità già importante di suo ci hanno pensato anche i vari calciatori. Come Higuain. Passando per i vari Quagliarella, Cannavaro e Ferrara. Anche Giuntoli, che dopo otto anni dietro la scrivania con vista sul Vesuvio, evidenziò in un colloquio con De Laurentiis la sua fede bianconera: «Lasciami andare alla Juventus».
Dalle idee di Calzona al pragmatismo di Allegri
Dopo la vittoria esterna contro il Sassuolo, il Napoli vuole dimostrare di poter puntare alla Champions League. Difficile? Certo, ma non se hai in squadra gente come Osimhen e Kvaratskhelia. Calzona lo sa – e lo ha manifestato in conferenza stampa: “Non riuncerò mai a due fenomeni del genere”. Interni che iniziando ad entrare in area con facilità, terzini che creano grattacapi agli avversari con sovrapposizioni interne. Il Napoli è tornato a fare il Napoli. E quella valigia sul letto che contiene le foto della scorsa stagione resta aperta. Perché dimenticarsi il passato, le idee, il culto? Così Tommaso Starace tornò ad utilizzare lo stesso caffè, Di Lorenzo lo stesso rito scaramantico e gli azzurri le stesse idee. Ritorno al passato? Sì, ma questa volta fatto bene. Nei minimi dettagli. Gli stessi che poi faranno la differenza.
Ma la Juventus è una signora squadra. Attenta e lucida. Precisa. Ma soprattutto una delle migliori a saper distinguere i momenti della partita. Il timer per quando azzannare o chiudersi dietro la linea del pallone. E questa sera saranno tante mini sfide in un unico grande match. Vlahovic è tornato al gol ed i bianconeri alla vittoria: no, non è un caso. Le assenze preoccupano Allegri, che viaggerà direzione Napoli senza Rabiot e McKennie, ma con Chiesa e Danilo. Questa è una notizia. Occhi puntati sulla luce di Kenan Yildiz: alla prima nel tempio di Maradona. Il fantasista turco affiancherà – salvo sorprese – proprio l’attaccante serbo per cercare di mettere in difficoltà una difesa in tremenda difficoltà. Sarà un osservato speciale. Così come il dirigente sopra citato. Nel ventre del Maradona incontrerà nuovamente il presidente degli azzurri, ma il saluto sarà gelido. Quasi forzato.
Palla ai campioni. Spettacolo al Maradona: testa a Napoli-Juventus
Si sfidano due delle squadre più importanti in Italia, ma la chiave tattica potrebbe essere proprio un errore della squadra avversaria. Si prospetta una partita dominata dalla tattica, ma vinta dalle disattenzioni. In entrambe le squadre sarà fondamentale l’apporto degli interni: dovranno essere abili a fare il doppio gioco. Gli inserimenti taglienti potranno mettere in seria apprensione le due difese. Sarà interessante comprendere come Calzona cercherà di arginare la posizione di Yildiz. Nello spazio: è lì che il Napoli fa fatica. Ed il turco, che ha talento da vendere, potrebbe posizionarsi alle spalle di Lobotka creando corto circuito tra centrocampo e difesa. Ci saranno i campioni. E questa è una certezza. Anzi: va bene così. Vincerà il calcio.