Napoli-Juventus, gara valida per la 18esima giornata di Serie A, è terminata con uno storico 5-1 azzurro. Grandi protagonisti Kvara e Osimhen, ma è tutto il plot di gara partenopeo a brillare.
La compagine azzurra, padrona di Fuorigrotta, ha travolto gli avversari. Lo ha fatto perché è nettamente più forte. Non è solo questione estetica. Il Napoli è squadra vera, consapevole e vogliosa di dimostrare il proprio valore e di confermare lo splendido percorso affrontato in questo primo atto di stagione. Strapotere azzurro.
Un altro aspetto che evidenzia la forza roboante del gruppo Spalletti è il numero di vittorie con tre o più gol di scarto. Se consideriamo poi anche il quadro europeo, il capolavoro a tinte azzurre è riuscito in ben nove occasioni. Una sorte toccata a Verona, Monza, ai vice-campioni d’Europa Liverpool, due volte agli scozzesi dei Rangers… E poi l’Ajax, la Cremonese, il Sassuolo e appunto la Juventus., Ciò che finora, dunque, era riuscito soltanto in Champions, si è ripetuto ad alti livelli anche in Italia. La manita di ieri è una vera e propria lezione di calcio dei padroni del Maradona, non tanto tatticamente, perché la Juventus ha provato a giocare. Ma la sua squadra si è rivelata infinitamente inferiore. Un successo che lancia i campani verso lo Scudetto, dando ulteriore consapevolezza a una squadra forte, tecnicamente molto valida e con riserve all’altezza. Certo, manca più di un girone da giocare, ma questo Napoli sembra davvero inarrestabile. Le ansie e (qualche mugugno di troppo a dire il vero) di San Siro sono solo un ricordo messo alle spalle, la strada davanti ora sembra più nitida e luminosa. Il Napoli non ha vinto niente (ancora), ma numeri, congiunture astrali e incastri immaginifici fanno pensare che sia l’anno giusto. Stavolta per davvero. Dopo Diego.