Serie A

Napoli-Inter, stasera il big match: le chiavi tattiche

Stasera alle 20:45 allo Stadio Diego Armando Maradona va in scena Napoli-Inter, big match valido per la 14ª giornata di campionato. I nerazzurri vogliono riprendersi il primo posto dopo il sorpasso della Juve, i partenopei vogliono riportarsi a ridosso delle zone altissime. 

Manca poco e poi tutta l’attenzione sarà verso NapoliInter, appuntamento clou di questa domenica calcistica e che potrebbe dire molto sul percorso delle due squadre. Gli uomini del neo tecnico Walter Mazzarri vogliono dare seguito alla bella vittoria contro l’Atalanta nello scorso turno, mentre i nerazzurri devono rispondere alla vittoria della Juventus sul campo del Monza e ritornare primi in solitaria.

(Photo by Valerio Pennicino, Onefootball.com)

Napoli-Inter, le chiavi del match: duello incrociato sulle fasce, dominio in mezzo e la capacità di determinare di Osimhen e della Thu-La

Attualmente l’Inter è seconda in classifica a 32 punti, a-1 dalla Juventus prima ma ovviamente con ancora una partita da giocare. Il Napoli è invece quarto a 24 punti e punta a rifarsi sotto non solo accorciando sugli avversari odierni ma anche sulla vetta.

Una partita che si preannuncia interessante non solo per la posta in palio ma anche per lo stile di gioco proposto dalle due squadre. Sia Inter e Napoli sono due organici che giocano in modo offensivo e propositivo e con un’identità diversa tra loro ma chiara e riconoscibile.

Gli uomini di Simone Inzaghi per continuità temporale e tattica sono un organismo che funziona quasi alla perfezione e oltre ad un’ottima efficacia in attacco, ha trovato finora in stagione anche una grande solidità difensiva con l’Inter che è la miglior difesa con 7 reti subite.

Certezze minori per il Napoli che si è lasciata alle spalle i primi mesi della pessima gestione Rudi Garcia per richiamare Walter Mazzarri e riportare un po’ di stabilità sia tattica ma anche psicologica.

Napoli, dove vincere la partita

Stasera al Maradona il Napoli si presenterà con l’11 migliore possibile al netto di alcune assenze che riducono le opzioni in difesa. Non ci saranno infatti i due terzini sinistri Mario Rui e Olivera, un doppio forfait che obbligherà Mazzarri ad adattare un centrale in fascia mancina (probabilmente Juan Jesus).

Una defezione non da poco, ma se sul suo lato sinistro difensivo il Napoli si dovrà proteggere e sfruttare poi ovviamente in fase d’attacco la straripanza tecnica di Kvaratskhelia, è a destra che i partenopei possono insidiare i nerazzurri.

La coppia Di Lorenzo e Politano con i loro classici movimenti sia ad arrivare sul fondo che a tagliare il campo possono mettere in difficoltà i loro dirimpettai avversari come Dimarco (che alla lunga potrebbe soffire il duello col Capitano del Napoli) e Acerbi: difensore roccioso e granitico ma non totalmente a suo agio nella posizione di braccetto e non di libero di una linea a 3 e che potrebbe andare in difficoltà con la velocità di Politano.

Sarà poi fondamentale la mediana. Il Napoli si troverà di fronte tre centrocampisti dimanici e tecnici come Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella ed è facile ipotizzare che il trio napoletano possa ingaggiare alcuni duelli individuali per schermare la manovra nerazzurra. Lobotka sarà a specchio col mediano turco per interromperne l’inizio azione, Zielinski dovrà seguire gli inserimenti di Barella (e viceversa), mentre un missmatch fisico a favore del Napoli potrebbe essere quello di Anguissa sulla mezzala armena.

Infine ovviamente il Napoli dovrà contare su un Osimhen non al massimo della forma ma che ripartirà titolare e dovrà mettere in crisi con la sua potenza fisica e velocità l’arcigna ma non rapidissima difesa nerazzurra.

Su di lui ci sarà de Vrij. Un difensore esperto e piazzato ma che il centravanti nigeriano può mettere sotto stress sia per crearsi azioni personali e sia per liberare spazio agli inserimenti delle ale e delle mezzali a centrocampo.

Inter, dove vincere la partita

Anche i nerazzurri arrivano con qualche indisponibilità in difesa. Come contro la Juventus nella scorsa settimana, non ci saranno ancora nè Alessandro Bastoni e nè Benjamin Pavard. Due assenze nello stesso reparto che vedranno ancora il trio difensivo Acerbi, de Vrij e Darmian.

Un pacchetto di difesa esperto ma non la migliore delle opzioni possibili in casa Inter, che con questa combinazione di giocatori perde molto in velocità soprattutto coi due braccetti che saranno attesi da una partita di alta concentrazione con Acerbi contro Politano e con Darmian che dovrà limitare Kvaratskhelia dalla sua parte.

Le assenze di Bastoni e Pavard poi limitano molto anche la costruzione dal basso della squadra di Simone Inzaghi, che dovrà provare a prendersi il match dal centrocampo. I meccanismi e le certezze del trio titolare in mezzo potrebbero essere un fattore contro una mediana del Napoli di alto livello, ma che potrebbe avere scompensi nel cambio di guida tecnica avvenuta da poco e non avere l’amalgama necessaria.

Se come detto il Napoli potrà far male dal lato sinistro dell’Inter, i nerazzurri possono troare praterie golose nell’out mancino partenopeo. Dumfries avrà di fronte Juan Jesus, un difensore centrale adattato a terzino sinistro e non particolarmente veloce. Se l’olandese dovesse essere in partita potrebbe davvero determinare in maniera decisiva l’incontro con le sue cavalcate in fascia.

Una sorta di partita a specchio perché se esiste lo spauracchio Osimhen per la retroguardia nerazzurra, la coppia Lautaro MartinezThuram per caratteristiche sarà un brutto cliente per Rrahmani e Natan.

La difesa del Napoli non è più solida come l’anno scorso (già 14 reti subite) e il dover affrontare l’attuale capocannoniere del campionato e il top assist man assieme potrebbe essere una brutta notizia per i partenopei e la chiave di vittoria per l‘Inter.

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Published by
Riccardo Tanco