Napoli, in estate sarà rivoluzione: taglio monte ingaggi e cessioni
A Napoli ci si prepara a vivere l’anno zero. Il presidente Aurelio De Laurentis, a prescindere dal posizionamento finale della squadra in campionato, è deciso ed orientato a far tabula rasa del progetto che è stato sin qua e di ripartire daccapo.
I Nomi
Il diktat principale per la prossima annata del patron Azzurro è quello di alleggerire e non di poco il monte ingaggi. Il Napoli taglierà il monte stipendi almeno del 40% e ciò avverrà attraverso cessioni pesanti. I costi dell’ultimo bilancio in casa partenopea sono stati pari a 294,8 milioni di euro essendo cresciuto il salario del personale in linea con i risultati sportivi raggiunti da Giuntoli. Non considerando le entrate strutturali legate al mercato, il Napoli non sempre riesce a coprire gli ingaggi con quello incassato. Nel prossimo mercato, praticamente scontati gli addii di Fabian Ruiz, Maksimovic, Bakayoko e Hysaj. Per Kalidou Koulibaly si aspetterà solo l’offerta giusta e poi anche il centrale difensivo senegalese sarà lasciato partire. Ospina, Ghoulam e Lobotka sono altri tre nomi destinati a lasciare la squadra. Da monitorare anche le situazioni di Mertens e Manolas. Tabula rasa dunque, così come la guida tecnica: Gennaro Gattuso non sarà confermato. Il presidente sogna il ritorno di Maurizio Sarri o Rafa Benitez ma è stuzzicato dalle tentazioni Vincenzo Italiano e Ivan Juric.
La Società
Anche a livello societario potrebbero esserci importanti cambiamenti. Niente affatto scontata la conferma di Cristiano Giuntoli, anche sulla sua figura in queste ore si stanno facendo importanti riflessioni. Il club l potrebbe ristrutturarsi internamente con un ruolo di maggior responsabilità per Maurizio Micheli oppure andare a prendere un nuovo Direttore Sportivo da far crescere all’interno della società. Sarà rivoluzione vera dunque, il Napoli ripartirà, forse per la prima volta nella gestione De Laurentis, davvero da zero. Un cambiamento ma non un ridimensionamento, nei piani del numero uno napoletano vi è la valorizzazione dei giovani e la scelta di una guida tecnica votata all’offesa. La speranza di tutto l’ambiente azzurro è quella di tornare nel giro di poche stagioni a lottare ancora per quel sogno chiamato scudetto, soltanto sfiorato ai tempi di Sarri.