Napoli, il ritorno di Ancelotti: le speranze, l’ammutinamento e l’esonero
Per Ancelotti la sfida di stasera rappresenta un ritorno. Il tecnico del Real Madrid ha infatti trascorso una stagione e mezza sulla panchina del Napoli, fra qualche alto e molti bassi. E l’ammutinamento.
Una stagione e poco più, con 38 vittorie, 19 pareggi e 16 sconfitte in 73 gare. Questo è lo score di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli, in una esperienza vissuta sulle montagne russe. L’arrivo nell’estate 2018 è un colpo sensazionale per i tifosi, orfani di Maurizio Sarri volato al Chelsea. Le aspettative sono altissime per un allenatore che ha il pedigree per riportare la squadra alla vittoria dopo tanta attesa.
La prima stagione è di buon livello. Un secondo posto in campionato ed una eliminazione ai giorni di Champions League solamente per la differenza reti. Nella seconda però cominciano i problemi. In campionato l’avvio è faticoso, con sole 5 vittorie nelle prime 15 giornate. In Champions League arriva il passaggio del turno, ma a scuotere l’ambiente è l’ammutinamento avvenuto nel novembre 2019.
Ancelotti a Napoli, il rapporto non idilliaco con De Laurentiis
La stagione era già cominciata con un clima non molto sereno fra la gestione tecnica e la proprietà. I risultati carenti hanno acuito le divergenze fino alla decisione direttamente di Aurelio De Laurentiis di mandare la squadra in ritiro a seguito del ko in campionato contro la Roma. Scelta non condivisa da tanti giocatori che la notte del 5 novembre 2019, dopo un Napoli-Salisburgo 1-1, decisero di mettere in atto un ammutinamento.
Scontro totale fra lo spogliatoio e la dirigenza. I giocatori più rappresentativi decisero di interrompere il ritiro e di tornare nelle proprie abitazioni. Ancelotti provò a mediare e a tenere insieme il gruppo, ma il 10 dicembre seguente De Laurentiis decide di esonerarlo dopo un 4-0 al Genk.
Proprio nell’hotel Vesuvio, scelto dalla dirigenza del Real Madrid per alloggiare in questa trasferta a Napoli.