Gianpaolo Tartaro, il chirurgo che ha operato Victor Osimhen dopo lo scontro di domenica con Skriniar, ha rilasciato un’intervista a calciomercato.it in cui ha spiegato nel dettaglio il tipo di intervento e i tempi di recupero del centravanti.
“La complicanza maggiore è stata quello dello schiacciamento dell’orbita. Non ha avuto solo una dislocazione, ha avuto un esotrauma. L’osso malare si è pluri-frammentato. Avrà avuto una ventina di fratture, Osimhen è finito come sotto una pressa. Tre ore e mezza di intervento: tutto sbagliato: quello che si è detto prima e quello che ho letto in giro. Tre incisioni abbiamo dovuto applicare su più punti del visto“.
SUI TEMPI DI RECUPERO: “I novanta giorni di prognosi sono, purtroppo, concretissimi. La maschera che tutti credono sia facile, purtroppo, scarica su dei punti particolari: questa maschera che facciamo oggi si appoggia dove c’è la frattura. Dobbiamo studiare una maschera adatta alla conformazione di Victor, non è una questione così banale, anzi. C’è un nervo lì, tutto molto complicato”. Canonico (responsabile medico della SSC Napoli) è molto bravo, lo aiuterà per il meglio. Posso dire che di sicuro non va in Coppa d’Africa. Vediamo come si evolve la situazione, ci siamo presi una forbice larga. Vediamo come rispondono orbita e nervo: la cavità oculare si è stretta. L’occhio è uscito dall’orbita, andiamo con i piedi di piombo. Da tifoso, lo vorrei in campo, ma dobbiamo aspettare i tempi tecnici corretti“.