Napoli, Giuntoli: “Spalletti rimane, Kvara gran colpo. E su Haaland…”
Il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli si confessa. Il dirigente azzurra racconta a fiume la situazione degli azzurri in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Tanti i temi toccati, a cominciare dal futuro di Luciano Spalletti. E rivela un particolare clamoroso su Erling Braut Haaland.
Napoli, Giuntoli: “Aperto un ciclo dopo il Covid”
In una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport, Cristiano Giuntoli si apre a 360 gradi. L’inizio di stagione clamoroso del Napoli sta facendo felici i tifosi ma non solo: “Impegno, competenza e coraggio: qui c’è un progetto. Dopo il Covid abbiamo capito di dover aprire un nuovo ciclo: il monte ingaggi era insostenibile dinnanzi a una situazione che aveva ridimensionato ogni risorsa economica”.
A rubare l’occhio è ovviamente Khvicha Kvaratskhelia: “Lo seguivamo dai tempi di Ancelotti ma il Rubin Kazan ci aveva chiesto 30 milioni di euro. La guerra ha poi modificato la valutazione e ci siamo rifatti avanti quando Khvicha era passato alla Dinamo Batumi”.
Non solo il georgiano però, perché in difesa Kim Min-jae non sta facendo rimpiangere Koulibaly. Nel contratto del sudcoreano c’è una clausola: “Valida solo per l’estero. Non ha un valore fissato, dipende da variabili quali fatturato dell’eventuale acquirente. E comunque si può esercitare solo in una finestra di 15 giorni fissata per il prossimo luglio. Tutto questo in teoria visto che nella pratica noi siamo già proiettati alla ridiscussione di quei termini”.
“Per Spalletti rinnovo automatico. Haaland è un rimpianto”
Il principale artefice della corsa del Napoli è però Luciano Spalletti: “C’è sintonia totale con lui, partecipa in maniera attiva alla costruzione della squadra”. Il suo contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno: “La società ha un’opzione a suo favore per un altro anno”.
Infine, una rivelazione di mercato: “Haaland è un rimpianto. Avevamo già fatto il contratto col Salisburgo con l’accordo di pagare la clausola di 25 milioni di euro. Poi lui scelse il Borussia Dortmund e noi andammo su Osimhen che per noi era alla pari del norvegese”.