Napoli-Fiorentina: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV
Introduzione, probabili formazioni e come vedere in TV la sfida tra Napoli e Fiorentina, in programma oggi alle ore 18:00 allo Stadio Maradona. Tutto su Calcio in Pillole.
Napoli-Fiorentina: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV
Al Maradona ci sono tutti i presupposti per una gara scoppiettante. Napoli e Fiorentina hanno le qualità e, forse, le motivazioni per offrire uno spettacolo differente dal pareggio dell’andata. Il pomeriggio del DAM sarà l’occasione per gli azzurri di salutare i propri tifosi da Campioni. Sarà il destino, o forse soltanto un caso ma la Fiorentina è sinonimo di Tricolore per gli azzurri. Il 10 maggio del 1987 fu proprio un 1-1 contro i toscani a consegnare ai aprtenopei il primo Scudetto della storia napoletana.
L’ultimo incontro casalingo contro i fiorentini, tuttavia, fa riaffiorare nelle menti dei tifosi azzurri ricordi di gran lunga meno gioiosi. Fu proprio il tris gigliato a decretare la fine di ogni sogno di gloria per gli azzurri. L’ultima vittoria contro la Fiorentina tra le mura amiche risale invece al pirotecnico sei a zero del gennaio 2021.
I precedenti tra le due squadre constano di 145 incontri in Serie A: 53 vittorie fiorentine, 52 azzurre e 40 pareggi.
Prima partita da Campioni d’Italia per gli azzurri. Gli uomini di Spalletti sono pronti a quella che sarà la splendida cornice del Maradona. Una passerella in cui godersi il meritato giubilo e poter esprimere il meglio di sé stessi lontano dalle pressioni del trionfo.
Nelle ultime uscite, difatti, gli uomini di Spalletti avevano mostrato una flessione che, probabilmente, oltre che fisica potrebbe considerarsi anche psicologica. La squadra riscontrava difficoltà proprio in quella dote realizzativa che era stato fiore all’occhiello per larghi tratti della stagione. Forte di un totale di 69 reti realizzate (2,09 per gara), la banda Spalletti è riuscita a siglare, nelle ultime sei partite, soltanto quattro reti. Nota lieta il ritorno al gol – in campionato – di Victor Osimhen. Con la realizzazione di Udine il nigeriano rompe un digiuno protratto dalla sfida del Grande Torino.
Una flessione che trova fondamento anche nel calo d’intensità che i partenopei hanno denotato ad aprile. Per una squadra che fonda l’intero sistemo di gioco sull’assiduità ai ritmi alti, ritrovare poca brillantezza proprio nell’atletismo ha certamente influito sulla ‘speditezza’ di manovra.
Problematiche di cui il Napoli, oramai, non dovrà più curarsi. A traguardo raggiunto l’unico interrogativo riguarderà l’approccio che gli azzurri avranno alla gara. Con il Tricolore da cucire sul petto i partenopei potrebbero concedersi ad una comprensibile rilassatezza. Cura e misura degli avversari che potrebbe venir meno, con felice complicità degli opsiti di quest’oggi. A tal motivo vanno attenzionare anche le scelte di formazione. Come prevedibile il tecnico azzurro concederà spazio a chi, sinora, non ha potuto giocare di rilevante minutaggio. Bereszynski, Demme ed Ostigard rivedranno la titolarità, soprattutto Rasoadori sarà chiamato a sfruttare questo finale di stagione.
L’italiano non ha potuto dimostrare tutto il proprio valore. L’alta competitività della rosa, ed un infortunio alla vigilia della sfida contro la Lazio, hanno impedito a Jack di lasciare ulteriormente il segno oltre le pesantissime reti contro Juventus e Spezia. La gara del Maradona potrà essere una chance ghiotta per il nazionale, anche se Raspadori dovrà maturare anche maggiore integrazione con i dettami di gioco della squadra. In tal senso, è utile menzionare l’xG dell’ex Sassuolo, fermo a quota 0,36.
Contrariamente a quanto detto poc’anzi, i campani potrebbero riscoprirsi – a giusta ragione – esaltati dal trionfo di Udine. Entusiasmo che potrebbe consentire al Napoli di viaggiare sulle ali della leggerezza, per esprimere la migliore versione dell’orchestra Spallettiana. Sarà soltanto il campo ad illuminarci.
Napoli-Fiorentina: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV
La Fiorentina si conferma squadra di assoluto spessore. Vincenzo Italiano, dopo un esordio di stagione ‘balbuziente’, è riuscito a garantire continuità con la scorsa stagione. I toscani si piazzano infatti immediatamente dopo le cosiddette sette sorelle. All’ottavo posto a quota 46 punti (1,39 per match), la distanza con l’Europa è siderale. Il distacco dalla Roma è di dodici punti, e la qualificazione alla prossima Europa League potrebbe dover passare da un trionfo in Conference. Senza dimenticare una finale di Coppa Italia che, ormai, incombe…
Una stagione che si definirebbe, senza esitazioni, di totale compiacimento, e rosee prospettive. I motivi del successo viola vanno ricercati in quel che il rettangolo di gioco concede. In tal senso, Napoli e Fiorentina possono dirsi simili. Anche i fiorentini, infatti, fanno affidamento su una qualità di gioco che aggrada per fluidità ed estetica. Un calcio che si concreta nella qualità dei suoi interpreti, ed in un fraseggio rapido. La manovra tende a svilupparsi sia in orizzontale che in verticale, incentrando la gara sul dominio della palla. La Fiorentina è quarta per possesso medio in Serie A (30’20”).
La Viola vanta un ventaglio ampio di soluzioni. La fase offensiva non disdegna, infatti, della ricerca immediata della verticalità, soprattutto in capovolgimenti di fronte letali per gli avversari. Anche nel gioco aereo, inoltre, la squadra di Italiano riesce a farsi apprezzare. Crossatore eccellenti come Biraghi e Dodô trovano in Cabral (soprattutto) e Jovic ottimi finalizzatori di testa. I gol di testa, tra Campionato e coppe, sono stati sij qui ben diciotto. Il reparto offensivo di Italiano è, d’altronde, il settimo per reti segnate sinora, con un totale di 45 gol realizzati (1,36 a partita).
Da registrare un peggioramento della tenuta difensiva. Nelle ultime cinque gare, la squadra toscana ha infatti incassato nove reti. Troppe per quella che, oggi, è la settima difesa del campionato con 39 reti (insieme con Milan e Atalanta, e con una media di 1,18 reti subite per partita).
Gli ex di Napoli-Fiorentina
Salvatore Dirigi e Pierluigi Gollini i due ex incrociati della gara. I portieri avevano cominciato la stagione a casacche invertite. Entrambi insoddisfatti del minutaggio – e senza mancare di incomprensioni e disagi – nel mercato estivo i due italiani hanno poi scelto di approdare alle attuali squadre dopo soltanto pochi mesi. L’incontro tra le due formazioni sarà una partita speciale anche per Giovanni Simeone. L’argentino si era la visto alla prima prove del nove (in tutti i sensi) proprio a Firenze. Giunto in Toscana dopo gli ottimi esordì genovesi, in due stagioni colleziona soltanto venti reti in 74 presenze, dal 2017 al 2019.
Probabili formazioni
Napoli: Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Minjae, Bereszynski; Anguissa, Demme, Elmas; Lozano, Raspadori, Osimhen. Allenatore: Luciano Spalletti.
Fiorentina: Terracciano; Dodô, Milenkovic, Igor, Biraghi; Amrabat, Mandragora; Ikoné, Bonaventura, Gonzalez; Cabral. Allenatore: Vincenzo Italiano.
Il match sarà visibile in streaming sulla piattaforma Dazn, con telecronaca di Ricky Buscaglia e Marco Parolo. Sarà inoltre possibile assistere alla partita, in caso di abbonamento congiunto, sul canale 214 ‘Zona Dazn’ di Sky.