Rigorista Napoli, non esiste una prima scelta. Con quello di ieri calciato da Kvaratskhelia, siamo arrivati al settimo calcio di rigore in 13 partite per il Napoli di Luciano Spalletti: 7 tiri dal dischetto calciati (al momento) da 4 giocatori diversi.
Come è parso capire anche in queste prime 13 partite ufficiali, una vera e propria gerarchia per quel che concerne i rigori non sembrerebbe esserci in casa Napoli. Nella pre-season avevamo visto dal dischetto sia Kvara che Osimhen, ma poi, dinanzi al primo tiro dal dischetto in una gara ufficiali si è presentato Zielinski (contro il Liverpool). Qualche minuto dopo, con un nuovo penalty a favore del Napoli, si è fatto avanti Osimhen, che l’ha sbagliato. A fronte dell’errore si poteva pensare ad un passo indietro da parte del nigeriano, ma alla prima occasione utile (ieri, contro l’Ajax) l’ex Lille si era fatto avanti, prima di cedere il tiro dal dischetto a Kvara. Lo stesso georgiano aveva chiesto di tirarlo già contro i Rangers, a Politano, in occasione del secondo rigore, dopo che il primo fu sbagliato da Zielinski. In quel caso non ci fu verso di convincere Politano, che segnò contro i Rangers, prima di realizzare correttamente anche contro Milan e Cremonese. Ad oggi sono 4 i calciatori andati dal dischetto in casa Napoli, ma esiste un prescelto?
Se vogliamo basarci sui numeri, ad oggi la prima scelta dovrebbe essere Politano. L’ex Sassuolo ne ha tirati più di tutti (3) e non ne ha sbagliato neanche uno. Al secondo posto sembrava esserci Zielinski, ma dopo l’errore (doppio) con i Rangers, non si è mai neanche avvicinato nei successivi 3 tiri dal dischetto. Ieri Osimhen rivendicava il pallone, ma forse più per la voglia di tornare al gol, che per motivi di gerarchia. Con la rete di ieri invece, precisa e netta, senza Politano in campo, Kvara si candida per essere il vice rigorista, pronto magari a diventare primo in caso di errore di Politano. Supposizioni, perchè al momento non sembrerebbe esserci un’idea poi così tanta chiara: l’alternanza sui rigori è aumentata negli ultimi anni, da 2 contendenti fino ad arrivare anche 3/4, come in questo caso. La sensazione è che di volta in volta si deciderà, in base alle sensazioni e al determinato momento storico.