Napoli, Bakayoko vertice basso non convince
Ieri sera il Napoli ha pareggiato con l’Az Alkmaar, rimandando il discorso qualificazione all’ultimo turno, quando dovrà vedersela con la Real Sociedad allo Stadio Diego Armando Maradona.
Napoli, ll cambio modulo non è per tutti
Contro gli olandesi Gattuso ha riproposto il 4-3-3 che aveva ben impressionato nell’ultima uscita di campionato contro la Roma, ma i risultati non sono stati gli stessi. Nel primo tempo il Napoli ha giocato bene, dando alla sua manovra tanta fluidità ed organizzazione.
In fase di non possesso gli azzurri si stringevano bloccando bene le line di passaggio, mentre con la palla tra i piedi spesso riuscivano a presentarsi davanti alla porta di Bizot. Nella seconda frazione è invece uscito fuori il talento dell’Az: bravi ad uscire palla al piede e a saltare il pressing del Napoli, mettendo in difficoltà soprattutto il centrocampo azzurro.
Napoli, Bakayoko non convince
Emblema della metamorfosi partenopea tra primo e secondo tempo è stato Tiemouè Bakayoko: il centrocampista francese ieri ha agito come vertice basso nel 4-3-3, ruolo che di solito ricopre (in maniera egregia) Diego Demme.
Nella prima frazione l’ex Milan e Monaco ha ben figurato, dimostrando di esser migliorato molto negli anni anche nella gestione del pallone. Fabian e Zielinski gli hanno dato una grossa mano in fase di possesso, mentre quando si trattava di difendere riusciva sempre a cavarsela grazie alla sua fisicità e attitudine al sacrificio. Un primo tempo sufficiente da affiancare però ad una seconda frazione di gioco disputata forse nel peggiore dei modi: tanti passaggi sbagliati, forse troppo pensati.
La manovra non è mai partita in maniera veloce e fluida come spesso accade con Demme, inoltre il senso di posizione del tedesco (specie in fase di possesso) risulta determinante in diverse occasioni. Bakayoko nel secondo tempo ha perso la pazienza e la calma viste nel primo, diventando irruente e poco lucido nei propri interventi. Il calcio di rigore è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dal quale è emerso il senso di inadeguatezza del calciatore in determinate zone del campo.
La sensazione, dopo ieri sera, è che come vertice basso Demme sia al momento insostituibile. Al contrario, nel 4-2-3-1, il francese diventa invece fondamentale per lo scacchiere di Gattuso. Grazie alla sua fisicità riesce a coprire grandi porzioni di campo e attualmente nel Napoli è l’unico capace di farlo. Nel 4-3-3 i compiti però sono diversi e per questo motivo non sembra essere il profilo ideale.