Napoli alla riscossa: il piano | Ma due complessità di mercato tengono Antonio Conte sulle spine
Adda passà ‘a nuttata: il Napoli prova a rialzarsi rifugiandosi sul mercato. Si sblocca una trattativa, ma arrivano due complessità.
Una volatilità degna dei bitcoin. L’arrivo della garanzia Antonio Conte aveva riportato subito entusiasmo dopo la fallimentare stagione da campione d’Italia. Le quotazioni del Napoli si erano impennate nel momento in cui il nuovo allenatore era stato determinante nelle prime mosse di mercato. Quali?
Di Lorenzo e Kvara sono stati a tutti gli effetti degli acquisti di Conte. Decisivo il suo intervento, proprio mentre uno stava andando alla Juventus, l’altro era promesso sposo del Paris Saint Germain. All’impennata di inizio stagione, però, le quotazioni sono cominciate a scendere.
La sfida di Coppa Italia, quel passaggio del turno ai tiri di rigore contro il Modena, avevano mostrato tutte quelle lacune che il mercato non era riuscito a colmare: il caso Osimhen, tutt’ora irrisolto, ha bloccato il mercato azzurro, creando il primo malumore di Conte.
Dalle stelle alle stalle è stato un attimo. Il tracollo di Verona ha evidenziato una rosa assolutamente incompleto ma anche certi atteggiamenti che hanno fatto infuriare Antonio Conte. Qualcuno pagherà per la debacle del Bentegodi: il tecnico dei partenopei, dopo essersi preso lui la responsabilità, lo ha fatto capire a chiare lettere.
Tre acquisti
Per fare passare la proverbiale nottata servono tre acquisti al Napoli. Uno è stato praticamente chiuso dopo la sfuriata di Conte post-Verona: David Neres è un colpo importante, lo si capisce dalle cifre, al Benfica andranno 28 milioni, per il brasiliano 4 anni di contratto a 3 milioni a stagione, con opzione per la quinta.
Più complesse le altre due trattative inglesi. Sono sorte delle complessità per Gilmour del Brighton e McTominay del Manchester United, profili individuati per un salto di qualità urgente. Con i Seagulls c’è tanta distanza per arrivare ai 20 milioni richiesti; ancora di più per il centrocampista dei Red Devils, valutato 30 milioni di euro.
Un capitolo a parte
Romelu Lukaku merita un capitolo a parte, in quanto strettamente collegato alla cessione di Victor Osimhen. Per Big Rom, che da quando è tornato a Londra lavora a parte col resto degli esuberi, la posizione Chelsea è rimasta invariata, non un buon segno. I Blues non vogliono un altro prestito, servono poco più di 40 milioni per prenderlo a titolo definitivo.
Il Napoli, dal canto suo, sa che non bastano i 25 milioni di euro più bonus offerti. È qui che Manna sta lavorando: secondo la stampa inglese ci sono stati dei progressi. Con Lukaku andrà tutto liscio. Big Rom ha già detto sì al Napoli per un ingaggio ridotto a 6 milioni di euro.