Nainggolan-Cagliari vol.3, con Di Francesco che lo portò al top
Ci siamo. Radja Nainggolan, ancora una volta, torna al Cagliari. Terza volta in Sardegna per il belga che, all’apertura del mercato, ratificherà l’accordo tra Inter e Cagliari, trasferendosi in prestito secco. Soddisfazione per Giulini e per la piazza sarda che, nuovamente, potrà affidarsi al carisma e all’esperienza di un giocatore che, con la maglia rossoblu, si sente a casa sua. Terzo capitolo della storia tra Nainggolan e il Cagliari, questa volta però, con una vecchia conoscenza del Ninja, ossia Eusebio Di Francesco. Con il tecnico ex Sassuolo, Nainggolan visse momenti altalenanti alla Roma, con iniziali scontri caratteriali, culminati in una magica cavalcata europea in Champions League che, come noto, portò i giallorossi ad un passo dalla finale, dopo aver eliminato il Barcellona.
Nainggolan e il Cagliari, le soluzioni tattiche
Una storia senza fine. Ci si lascia e ci si riprende anche se, in fondo, non ci si lascia mai. 166 presenze con i sardi, tra campionato e Coppa Italia, 13 reti e 13 assist. La storia si ripete. Con la maglia del Cagliari, nel corso della passata stagione, Il Ninja ha eguagliato il rendimento ottenuto in nerazzurro, con 6 reti in stagione, a fronte di tre presenze in meno rispetto all’esperienza all’Inter. Una magica terza volta che, stavolta, ha un profumo particolare perché, Nainggolan, ritroverà Di Francesco. A livello tattico, l’allenatore ha molteplici soluzioni, specialmente dopo la rottura del crociato di Rog. Si va da un possibile 4-2-3-1, dove l’ex Inter può giocare sia nella coppia di mediani, sia come trequartista, ad un 4-3-3 “vecchia maniera”, in cui, Radja Nainggolan tornerebbe agli albori: mezz’ala double face: contenimento ma anche incursione.
Il Ninja e Di Francesco, dalla punizione disciplinare all’impresa in Champions League
A livello realizzativo, il vero mentore di Nainggolan fu Luciano Spalletti che, nella stagione 2016/17, lo portò a raggiungere le 51 presenze complessive, condite da 14 reti e 5 assist. La sinergia, purtroppo, non ebbe seguito anche nella Beneamata. Di Francesco, dal suo canto, riuscì probabilmente a lavorare con maggiore efficacia sull'”uomo”. Nel gennaio del 2018, dopo un inizio di stagione non eccelso, il tecnico lo lasciò fuori dalla lista dei convocati per motivi disciplinari. Impossibile chiedere un occhio, dopo quel video in cui Nainggolan si mostrò ubriaco la sera di Capodanno. Screzi, contrasti e aria d’addio, prima della magica notte di Champions contro il Barcellona, in cui i giallorossi, conquistarono la semifinale contro il Liverpool. Nainggolan tornò fondamentale da mezz’ala nel 4-3-3 disegnato da Di Francesco e, proprio contro gli inglesi, il belga segnò una doppietta nella gara di ritorno, purtroppo inutile per il passaggio del turno. Nainggolan chiuse la stagione con 6 gol e 11 assist, poi il passaggio all’Inter. Ora si ritrovano, ancora una volta, per scrivere nuove pagine insieme, nella casa di Radja Nainggolan: il suo Cagliari.
Le prime dichiarazioni di Nainggolan
Queste le parole del centrocampista belga una volta arrivato alla clinica di Villa Stuart: “Sono contento di tornare, ma non è ancora ufficiale. Rimpianti per l’Inter? Mi sono messo a disposizione ma non ho avuto la possibilità, pazienza”.