Il conflitto del Nagorno Karabakh continua a imperversare e i diversi tentativi di tregua tra Armenia e Azerbaigian sono, fin qui, falliti. La guerra tra i due stati, che sta avendo effetti devastanti soprattutto tra la popolazione civile, ha visto importanti personalità del mondo del calcio schierarsi, tra questi Mkhitaryan e Özil.
Un nuovo, triste, capitolo si aggiunge a causa delle dichiarazioni- scritte sul proprio profilo Facebook – dell’addetto stampa della squadra azera del Qarabag, Nurlan Ibrahimov: “Dobbiamo uccidere gli armeni. Un bambino, una donna, un vecchio: non importa, devi uccidere. Nessuna pietà, nessuna compassione“.
La risposta della Federcalcio armena non ha tardato ad arrivare e alla Uefa è stato chiesto che il Qarabag venga escluso dalle coppe europee. L’istituzione presieduta da Ceferin, è intervenuta con un comunicato stampa: “È stato nominato un ispettore per condurre un’inchiesta disciplinare sulle dichiarazioni rilasciate sui social media da un funzionario del Qarabg“.
Il Qarabag viene considerato una squadra “esiliata”. Il club è nato nel 1951 nella città di Aghdam, localizzata nella regione del Nagorno Karabakh. Dopo che la città è passata a zona di influenza armena, nel 1991, anche la società ha traslocato per trovare sede nella capitale azera, Baku.