Muriel, l’asso nella manica che non gioca mai più di 50 minuti

Muriel, l’asso nella manica che non gioca mai più di 50 minuti

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Muriel è sempre più l’asso nella manica dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Con il gol messo a segno questa sera il colombiano ha raggiunto un record personale dal debutto in Serie A: ha infatti segnato nelle sue ultime 4 presenze consecutive.

Il subentrante perfetto per Gasperini

Il bergamasco è il numero uno nello sfruttare nella maniera migliore possibile le occasioni che gli vengono concesse da Gasperini. Che sono tante, ma sempre limitate. Muriel non rimane in campo mai più di 50 minuti. Il tecnico nerazzurro lo considera un subentrante, o comunque un calciatore da utilizzare solo per metà partita, e non si può dire che non abbia ragione. L’Atalanta è tornata ad essere il caterpillar che era fino alla scorsa stagione, imponendosi con valanghe di gol contro le sfortunate avversarie. Con le ultime prestazioni la Dea è tornata prepotentemente in lotta per un posto in Europa. Anche per merito di Muriel.

Il problema superato della continuità

Negli anni, l’ex Samp è sempre stato additato come poco continuo nella qualità delle sue prestazioni. A Bergamo la tendenza sembra essersi invertita, con il colombiano finalmente costante. 30 gol in 59 gare sono il biglietto da visita della sua esperienza in nerazzurro.

Muriel, l’attaccante più prolifico della Serie A

Muriel, contro il Parma, ha segnato al 15′ su assist di Ilicic. In questa gara è rimasto in campo solo per la prima frazione di gioco, per poi lasciare spazio a Zapata. 45 minuti comunque sufficienti per gonfiare la rete per la nona volta in questa stagione. Il numero 9 bergamasco segna ogni 49 minuti con il merito aggiunto di essere subentrato a gara in corso per 8 volte su 13 presenze. Luis Muriel si è confermato così come l’attaccante più prolifico di tutta la Serie A. I suoi gol ogni 49 minuti lo portano al primo posto della classifica dei migliori marcatori in base ai minuti giocati. Per la cronaca, Cristiano Ronaldo ha una media di una rete ogni 65′, Romelu Lukaku di un gol ogni 86′ mentre Ciro Immobile di una rete ogni 102′ giocati.

Il colombiano è un tesoretto per Gasperini, che cerca di gestire con il contagocce per non rovinarlo. Proprio dal tecnico bergamasco sono arrivate le lodi dopo la gara contro il Parma: “Sono contento per lui, sta battendo un sacco di record. Come quello dei gol dalla panchina, è la mia scusa quando non lo metto titolare, ma oggi se lo meritava”.