Moviola Milan Atalanta – Il rigore assegnato all’Atalanta non è andato proprio giù al Milan: l’analisi dell’episodio.
Ieri sera, nel big match della 26a giornata tra Milan e Atalanta terminato con il risultato di 1-1, la Dea ha pareggiato l’iniziale vantaggio di Leao con la trasformazione dal dischetto di un freddissimo Koopmeiners.
Il rigore, assegnato dall’arbitro Orsato dopo il richiamo del VAR e grazie a una brevissima On Field Review, non è andato proprio giù al Milan, in particolare al tecnico rossonero Stefano Pioli, principalmente perché Holm, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, viene colpito da Giroud sul petto, ma cade a terra toccandosi il volto, simulando dunque di aver subito un colpo in testa.
L’allenatore del Diavolo, infatti, commentando l’episodio ai microfoni di DAZN, ha detto: “È troppo poco per due cose, Holm si mette le mani in faccia, in testa e non è li che è stato colpito, già quello non va bene. È troppo poco per il metro di Orsato. Non oggi, in assoluto è l’arbitro che fischia meno falli, è un arbitro di livello europeo. Non fa niente, Holm si mette le mani in faccia se non fa questo… bravi loro perché se lui non si butta con le mani in testa non vanno a rivederlo“.
Sempre a DAZN l’ex arbitro e, ora, commentatore tecnico-arbitrale della piattaforma, Luca Marelli, ha replicato: “Mi aspettavo l’On Field Review perchè questi sono episodi codificati. Si può discutere sull’entità e sull’intensità del colpo. Holm va sul pallone. Giroud prova ad andare sul pallone, ma con il piede prende il petto di Holm. A noi non interessa il fatto che lui si tenga il viso, lo sappiamo che i giocatori in generale marciano su questi contatti. Sarebbe da trovare forse un metodo per punire queste simulazioni. Questa però non è una discriminante per l’episodio. Quello che ha valutato Orsato è solo se c’è stato un colpo non consentito dal regolamento”.
“In questo caso Holm tocca la palla, Giroud arriva in ritardo e lo colpisce sul petto. Il rigore da questo punto di vista è sostanzialmente codificato. Come dinamica possiamo ricordare tanti episodi quest’anno di un giocatore che arriva prima sul pallone e poi gli viene calciata la gamba. In questo caso è un po’ diverso, perchè è il petto, ma il tema è lo stesso. Secondo me in questo caso non c’è il discoro dell’intensità da valutare. Ormai la codifica di questo tipo di interventi porta all’OFR e al calcio di rigore. La velocità di Orsato al monitor? No, non mi ha sorpreso. Probabilmente Orsato è andato al monitor con l’intuizione di quello che si era perso. Lui aveva visto l’episodio, ma era coperto dal corpo di Holm. Richiamato al VAR ha capito cos’era successo. Si vede che Orsato non è nella posizione migliore in diretta, ma credo avesse comunque intuito la dinamica. Quindi al monitor gli è bastata una sola visione per convincersi”.
Holm non è solo protagonista dell’episodio che ha fatto più discutere, quello del rigore, ma anche di altre due situazioni: al 36′, su cross di Leao, il laterale svedese tocca il pallone con il braccio, ma questo è attaccato al corpo.
Niente rigore, dunque, come confermato da Luca Marelli: “Braccio vicinissimo al corpo e fermo. Il contatto c’è ma non è punibile“. Non c’è nulla, infine, al 68′ quando il Milan chiede un rigore per una spinta di Ederson su Pulisic.