Mendes Mourinho – Il procuratore sportivo Jorge Mendes ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui svela diversi dettagli della fine del rapporto lavorativo tra il suo assistito José Mourinho e la Roma. Ecco le sue parole.
La notizia della settimana e forse del mese è ovviamente l’esonero di José Mourinho dalla panchina della Roma, arrivato soltanto qualche giorno fa attraverso una comunicazione ufficiale apparsa sui profili social del club. La decisione di Dan e Ryan Friedkin ha chiaramente stupito l’intera tifoseria giallorossa, che ancora nutriva la speranza di un rinnovo di contratto dello Special One almeno per un’altra stagione.
I risultati altalenanti e una sovraesposizione troppo palese sviluppata da Mourinho però hanno fatto sì che la proprietà della Roma prendesse questa decisione all’indomani della sconfitta di San Siro contro il Milan e a qualche giorno dall’eliminazione in Coppa Italia per mano della Lazio nel Derby della Capitale di mercoledì scorso. Per fare chiarezza e aggiungere qualche dettaglio in più, Jorge Mendes ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport in merito al suo assistito. Di seguito le sue parole.
“Non me lo aspettavo, Ha la coscienza tranquilla. Sa di aver lavorato tanto e bene nonostante la Roma avesse una rosa più limitata rispetto all’Inter e la Juventus. Lui voleva continuare ed era convinto che avrebbe fatto bene anche se la situazione non era facile. Non c’è stata nessuna trattativa per il rinnovo di contratto con la Roma, i Friedkin non mi hanno mai telefonato per parlarne”.
“Mou è un campione e alla fine ha vissuto una situazione triste che non avrebbe voluto vivere. Resta un tecnico da 26 titoli… E ne vincerà ancora, su questo non ho dubbi. Il calcio è un’industria di risultati e lui li ha sempre fatti. Futuro? È troppo presto per dirlo adesso. Lui è un tecnico da grande squadra, ha allenato grandi squadre in tutta la carriera, per me è solo una questione di tempo. È un allenatore bravissimo e lo ha dimostrato ovunque ha lavorato. Se arrivasse un’offerta dall’Arabia? Gli arabi lo hanno già chiamato, mesi fa, e gli hanno fatto una proposta economica folle, ma lui ha deciso di continuare nella Roma perché la ama”