Serie A

Mourinho a 360 gradi: “Non so se resto alla Roma. Arabia? Un giorno…”

Josè Mourinho parla a 360 gradi. Lo Special One concede una lunga intervista fra passate, presente alla Roma e futuro – forse altrove – ai microfoni del TG1.

Dopo l’anticipazione di ieri, l’intervista di Josè Mourinho al TG1 è stata ora pubblicata integralmente. Tanti gli argomenti toccati dallo Special One, fra presente e futuro. Alla Roma, ma forse anche altrove.

Partendo dal contratto: “Non so se resterò. Dopo la partita con la Lazio ho parlato dieci minuti con mister Dan Friedkin. Settimana scorsa ho parlato con Ryan, ma solo del lavoro di oggi, non del rinnovo”.

Però a Roma sta bene: “Sento sempre la responsabilità personale e l’orgoglio, ma qui c’è qualcosa di più. Io amo questa gente, ti fa sentire una temperatura diversa sulla pelle e non ho problemi a dire che la Roma è qualcosa di diverso rispetto alle altre mie squadre. Il nostro gruppo è molto unito. Con i nostri difetti, ma siamo un bel gruppo”.

Sulle critiche: “È troppo criticata e troppo protetta. Ha un comportamento interno che apre a questo tipo di situazioni, ma è troppo criticata e lo è anche Mourinho. L’anno scorso ci è stato detto che il nostro percorso in Europa League è stato facile, ma guardate cosa stanno facendo oggi la Real Sociedad e il Feyenoord in Champions League o il Bayer Leverkusen. Se ci fosse un altro allenatore e un club con un profilo diverso ci sarebbe un’altra storia”.

Mourinho al TG1: “Totti il numero uno. Finale Europa League? Ci proviamo”

Mourinho nel derby – OneFootball

L’anno scorso la Roma arrivo in finale di Europa League dopo aver conquistato la Conference League l’anno precedente: “È stata la prima volta che la Roma ha fatto due finali consecutive. Se pensi a quante squadre sono riuscite a farne tre, vai nella direzione di squadre mitiche. Noi ci proviamo”.

Su Totti: “Lui è il numero uno della storia della Roma. Lavorare insieme a lui? Sono cose che riguardano la società e Francesco”.

Infine, sull’ipotesi Arabia Saudita: “Penso che un giorno ci andrò. Ma non intendo oggi o domani”.

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Published by
Alberto Zamboni