È ufficialmente iniziata la seconda avventura di Alvaro Morata alla Juventus. E come per la sua prima esperienza, dal 2014 al 2016, l’attaccante spagnolo avrà la maglia numero 9, quella che sembrava destinata a finire sulle spalle di Dzeko o di Suarez e invece tocca di nuovo a lui, a quattro anni di distanza da quell’addio un po’ forzato, con il Real Madrid che decise di esercitare la recompra sul giocatore.
Le prime parole di Morata suonano come una dichiarazione d’amore al club bianconero: “Essere tornato è una sensazione bellissima. Qui è come stare a casa, si respira un’atmosfera diversa. Sono stato in tantissimi posti e mi hanno trattato bene ma qua è una roba diversa. Quando in un posto ti senti a casa, hai sempre voglia di tornarci”.
Lo spagnolo ritorna poi sui due anni in bianconero: “La prima esperienza è stata molto bella, ma ora sono convinto di essere un giocatore migliore, sono cresciuto sotto tanti aspetti. Penso che sarà un percorso bellissimo ancora una volta. Sarò sempre pronto per la Juventus, perché oltre a essere un grandissimo club e una grande squadra è una famiglia“.
Domani Morata svolgerà il suo primo allenamento con la squadra alla Continassa, in vista della sfida contro la Roma di domenica sera, proprio contro quell’Edin Dzeko che avrebbe dovuto giocare con i bianconeri, e invece torna allo Stadium da avversario.
Morata ritrova Andrea Pirlo, suo compagno di squadra il primo anno (giocando insieme anche la finale di Champions), adesso nelle vesti di allenatore: “Giocare in quella Juventus è stata una delle esperienze più belle della mia carriera. Quella squadra non aveva solo Andrea ma tanti campioni. Ho visto la prima partita l’altro giorno e penso che si senta tanto la sua mano, non vedo l’ora di mettermi a sua disposizione“.
Oltre a Pirlo Morata ritrova anche vecchi compagni, come Chiellini, Buffon e Bonucci: Ero in contatti con quasi tutti quelli che sono stati i miei compagni e avevamo un rapporto bellissimo, non solo calcistico. La cosa più bella è avere un rapporto da amico e poter parlare con loro e le loro famiglie, sono dei veri amici e sono contento“.