L’allenatore del Monza Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro la Roma, in programma domani sera all’Olimpico e valido per la 4ª giornata di campionato. Di seguito le sue parole riportate da TMW.
“Abbiamo recuperato qualche ragazzo rispetto alla sfida con l’Udinese. La squadra deve continuare così, limando degli errori banali, poi sappiamo che squadra affrontiamo e la sua forza, ci vorrà attenzione“.
“La forza della Roma è il gruppo, ma è sulla falsa riga delle caratteristiche che hanno le grandi squadre. Hanno un motore che va oltre a quello base che si ha in questa categoria“.
“Dybala? Sarebbe sempre bello allenare giocatori forti come lui“.
“Ora non voglio pensare agli scontri diretti ma pensiamo a questa partita, la squadra meritava qualcosa rispetto al niente che abbiamo ottenuto in tre partite“.
“Il duello Cragno-Di Gregorio non è un problema. Se e quando cambierò lo vedrete sul campo“.
“Sarà molto difficile contro i giallorossi, è una squadra che tra le altre cose è abituata a giocare due impegni a settimana. Non so se ci saranno dei cambi, ma ci dobbiamo aspettare tutto”.
“È un aspetto che abbiamo visto quello della loro forza nei calci piazzati e corner, ma ci sono i centimetri e i chili. È la squadra più forte sulle palle inattive, attaccano la porta bene: vedremo cosa succederà, ma abbiamo lavorato tanto“.
“Fino a ieri uno come Mourinho lo guardavamo in televisione, ora lo vedremo dal vivo. Credo che abbia dato un valore incredibile al campionato, poi sta facendo cose importanti a Roma, non è mai facile allenare lì. Ha vinto al primo anno, quest’anno sembra che stia facendo anche meglio. La Roma ha tutte le componenti della grande squadra, ma per approcciare le partite dobbiamo prendere ad esempio Udinese e Torino. Quando prendiamo palla dobbiamo cercare di far male e non perderla banalmente, dobbiamo incidere in maniera migliore. Attacchiamo la porta molto bene, si è visto contro l’Udinese, ma bisogna migliorare certi aspetti“.
“Secondo me la rosa in questo momento non è completa, paghiamo anche il fatto che i migliori non sono in condizioni. Secondo me con qualche aggiustamento la squadra può diventare ancora più competitiva“.
“Ci alleniamo per migliorare, poi è il momento topico della partita a fare la differenza. Serve la personalità nel fare le cose. Le situazioni individuali e il reparto si allenano in settimana, ma poi sta al giocatore avere la personalità. Noi non possiamo permetterci nessuna disattenzione”.
“Ve lo dirò a fine anno se è più difficile la promozione in A o restarci. Le tre sconfitte consecutive non pesano, bisogna lavorare su ciò che dobbiamo fare. Non ha senso portare a casa le negatività, stiamo costruendo un’idea e dobbiamo andare avanti. Non nascondo le difficoltà oggettive, non ci sono problemi in questo senso: bisogna credere in quello che si fa, anche quando le cose riescono meno. Bisogna fare in modo che questa serenità possa esserci sempre”.