L’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, presenta la gara d’esordio della nuova stagione di Serie A contro l’Inter nella consueta conferenza stampa della vigilia. Il tecnico dei brianzoli si sofferma anche sul mercato, nello specifico parla di Miretti e Muriel, e dedica qualche parola anche al compianto presidente Silvio Berlusconi. Di seguito le sue dichiarazioni.
Sarà la prima stagione senza Berlusconi, che tipo di annata sarà?
“Il significato di questa stagione è particolare, siamo senza il nostro presidente e ci manca, ci mancherà. Però abbiamo una società solida e sana: Galliani non ci fa mancare nulla a livello di presenza e di gestione. Lo percepiamo e siamo convinti che la stagione andrà bene, in maniera solida“.
Sul mercato qual è il suo desiderio?
“Col mercato aperto io non amo parlare, può succedere di tutto. Noi abbiamo una buona base, ottima: il 90% della squadra è formata. Manca qualcosina, di sicuro un centrocampista per completare il reparto. e poi vediamo davanti che cosa succede: se ci sarà qualche uscita, magari ci sarà qualche entrata. Però adesso penserei alla partita di domani, che è la cosa più importante. Il mercato è lungo e ci sono altri giorni fino alla fine della sessione. Con la società c’è grande sintonia“.
Miretti e Muriel possono essere nomi che fanno al caso vostro?
“Ci piacciono entrambi, però abbiamo una lista di giocatori e fare dei nomi sarebbe sbagliato. Siamo in grande sintonia con la società su quello che ci serve e sulle caratteristiche: non importa il giocatore,ma sono importanti le caratteristiche. La società sa cosa potrebbe servire, siamo in buone mani”.
Quali sono le caratteristiche, l’identità di questo Monza?
“Simili a quello che abbiamo fatto vedere nella passata stagione, con qualche piccola modifica a livello di assetto e di altezza di squadra. Gli avversari ti studiano, qualche modifica serve e poi ci sono i giocatori nuovi, però la squadra ha principi di gioco chiari. Vogliamo proporre, partire dal basso, essere bravi ad arrivare puliti in fase offensiva, perché non abbiamo le caratteristiche per fare palla lunga o tenerla spalle alla porta. Vogliamo cercare di portarla in maniera pulita davanti. A volte ci riusciamo e a volte no, ma i principi sono quelli e vogliamo essere aggressivi, dare intensità, recuperare la palla prima possibile“.
Sulla gara d’esordio contro l’Inter
“Partire a San Siro conto l’Inter è emozionante, ma è anche stimolante. Affrontare subito una squadra che ha giocato la finale di Champions League ti dà stimoli ed energia positiva. Noi dobbiamo essere bravi a capire che sarà una partita complicata, difficilissima, poi si sono attrezzati con giocatori nuovi e qualche cambio nell’undici titolare. La forza dell’Inter la conosciamo. Hanno individualità, forza fisica, palleggio, altrimenti non avrebbero fatto certi risultati. Proveremo a metterli in difficoltà, sapendo che è la prima di campionato e sia noi che loro non siamo ancora in perfetta condizione o non abbiamo ancora gli automatismi rodati. Però sono partite che servono per capire a che punto siamo“.