Serie A

Monza, Palladino: “Con la Sampdoria è una finale”

Il tecnico del Monza Raffaele Palladino prepara la sua seconda partita di Serie A. Dopo l’esordio con vittoria contro la Juventus, l’allenatore brianzolo è atteso dalla sfida salvezza contro la Sampdoria. Lui, grande ex del Genoa. Di seguito la sua conferenza stampa di presentazione, riportata da TMW.com.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Monza, Palladino: “Ho portato le mie idee”

Sul suo ruolo nel gruppo: “Mi sento parte di loro ma sono il loro allenatore. Due settimane di lavoro belle, ragazzi eccezionali che si sono messi a disposizione. Li ho conosciuti meglio anche a livello umano, sono entrato in sintonia con loro e ho cercato rapporto umano. Per un allenatore, un gruppo così, coeso è concentrato, è fondamentale“.

Con la Sampdoria può essere decisiva: “Il percorso è ancora lungo e deve essere fatto da prestazioni. La partita contro la Juventus va messa da parte, perché non siamo diventati fenomeni e non eravamo scarsi prima. Ci vuole equilibrio, dobbiamo affrontare la Sampdoria che ha una classifica falsa, un bravo allenatore e che ha fatto partite interessanti. La partita di domani va presa come una finale, con intensità, aggressività, e voglia di vincere“.

Sulla formazione: “Sono arrivato alla rifinitura con diversi dubbi, per un allenatore è un vantaggio. Mi vogliono mettere tutti in difficoltà, ma i valori aggiunti sono coloro i quali entreranno dalla panchina. Voglio vedere gente che entra e fa la differenza, è quello che fa una squadra forte“.

Su Marassi: “Conosco lo stadio, ho vissuto momenti bellissimi, incredibili, ti da emozioni. Ma adesso sono super concentrato sulla mia squadra. La tensione ci deve dare carica, spinta e coraggio. Sono sicuro di avere ragazzi con personalità e faremo una grande prestazione. Definirò sistema e uomini nel pomeriggio. Ho provato diverse soluzioni per l’inizio ed a partita in corso. La squadra deve essere pronta a cambiare. Le scelte dei singoli saranno sempre fatte per il bene della squadra“.

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Published by
Alberto Zamboni