Le dichiarazioni della moglie di Di Maria sullo United: “Qui fa buio alle 2! Scelto i soldi…”

Juventus Di Maria presentazione

(Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

La moglie di Angel Di Maria torna sul passaggio del marito al Manchester United nel 2014. La coppia argentina si è stabilita in Inghilterra per una sola stagione per scappare – letteralmente – appena un anno dopo.

Juventus Di Maria
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L’addio al Real Madrid

Il ciclo di Angel Di Maria al Real Madrid si poteva dire virtualmente concluso. El Fideo aveva conquistato tutto ciò che c’era da conquistare e, per farlo, si era addirittura messo a disposizione in ruoli di centrocampo che non gli competevano, mettendo in mostra un’indiscutibile professionalità. Con quei mostri sacri di Ronaldo, Benzema e Bale, lo spazio per l’argentino si era ridotto e la ricca offerta proveniente dalla sponda rossa di Manchester sembrava il passo successivo ideale per la carriera dell’asso del Real.

argentina di maria
(Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images)

La stagione, l’ambientamento e le dichiarazioni della moglie di Di Maria

La scelta, tuttavia, si rivela presto infelice. Lo United termina 4° in classifica a -17 dalla vetta e Di Maria viene sballottolato in qualsiasi posizione del campo tra centrocampo ed attacco senza soluzione di continuità. Il rapporto con van Gaal non decolla mai del tutto e, nonostante una stagione non indimenticabile, il campione argentino mette comunque a referto 4 reti e ben 12 assist. Partirà, poco dopo, alla volta di Parigi per vestire la maglia del PSG dove spenderà sette anni felici.

Negli anni erano emerse in varie occasioni alcune voci che raccontavano di un pessimo ambientamento del calciatore e della sua famiglia alla vita di Manchester. Queste voci, ora, assumono crismi di ufficialità tramite lo sfogo della moglie all’emittente argentina LAM. Ecco alcuni estratti del suo sfogo.

“Non volevo andare e gli dissi di andare da solo. Lui mi disse di andare assieme. C’erano un sacco di soldi in ballo, più di quanto avessero offerto gli spagnoli e così decidemmo di andare. Se lavori in un’azienda e qualcuno ti offre il doppio, tu corri”.

“Non mi piacque per nulla. La gente è strana: fai una passeggiata e non puoi mai sapere se qualcuno ti ucciderà… Il cibo, poi, è disgustoso e le donne sembrano fatte di porcellana…”

“Non lo biasimo per aver accettato lo United ma fu tutto orribile. Ricordo che una volta gli dissi ‘tesoro, voglio uccidermi! Qui fa buio alle due di pomeriggio!’ mentre a Madrid, invece, era tutto perfetto”.

“In futuro gli dissi ‘se dovessero trasferirti di nuovo assicurati che sia in qualsiasi posto che non sia l’Inghilterra!’ davvero”.