Dopo Rio Ave-Milan di Europa League pensavate di aver visto la serie di calci di rigore più assurda di sempre? Ed invece, nei playoff di MLS, giocati la scorsa notte, si sono viste scene inedite.
Facciamo ordine. All’Exploria Stadium di Orlando, si giocano gli ottavi di finale dei playoff della Major League Soccer tra i padroni di casa dell’Orlando City ed il New York City. I tempi regolamentari terminano sull’uno a uno e lo stesso vale per i supplementari. La partita si deciderà, dunque, ai calci di rigore. Ad aprire la serie sono gli ospiti, senza però centrare il bersaglio. Fino al quarto rigore procede tutto normalmente, con i padroni di casa infallibili ed avanti nel punteggio.
Tocca a Castellanos del NY City: in caso di errore per i suoi sarebbe eliminazione. E l’errore arriva con Gallese, portiere dell’Orlando, che vola e respinge il tiro. L’arbitro – coadiuvato dal VAR – però ferma tutto e, come da regolamento, ammonisce l’estremo difensore per aver superato con entrambi i piedi la linea di porta e fa ribattere il rigore. Niente di particolarmente strano, se non fosse che Gallese fosse stato già ammonito nei tempi supplementari e quindi viene espulso ed abbandona la scena.
Il direttore di gara, Chapman, inizia ad entrare in confusione e rischia di commettere un grave errore: consentire la sostituzione del portiere durante la serie di rigori. Un’operazione vietata dal regolamento, come fatto notare in modo vigoroso dai calciatori del New York City. L’arbitro, dopo un breve conciliabolo con i propri assistenti, in cui spunta fuori anche uno smartphone – forse per verificare il regolamento – torna sui suoi passi. In porta ci va quindi il difensore Rodrigo Schlegel, ignaro che sarebbe diventato, di lì a poco, un eroe.
Intanto Castellanos ripete il rigore, stavolta segnando e, con il successivo errore di Orlando, il match torna in parità, con la bilancia che pende inesorabilmente verso gli ospiti. Il sesto rigore viene messo a segno da entrambe le squadre. Ora succede l’impensabile. Gudmundur Thorarinsson, centrocampista dei NYC, va sul dischetto sicuro di segnare. La sua conclusione, indirizzata all’incrocio alla sinistra del “portiere” viene però incredibilmente respinta da Schlegel, che impazzisce di gioia.
E qui torna sul palcoscenico l’arbitro che, forse trascinato dalla gioia del “difensore estremo difensore”, fischia la fine del match quando in realtà mancherebbe ancora un penalty. I giocatori del NYC, ancora increduli per quanto successo, glielo fanno notare. La festa dei giocatori di Orlando City è rimandata solo di qualche secondo, giusto il tempo che Benji Michel metta in porta il suo rigore e porti la squadra ai quarti di finale.