Mkhitaryan trascina la Roma: a Marassi il Genoa va ko per 3-1
La Roma ora non si ferma più. I giallorossi vincono 3-1 in casa del Genoa e salgono al terzo posto in classifica, a -2 dal Milan capolista (impegnato in serata sul campo della Roma).
Orfano di Edin Dzeko, positivo al Covid19, Fonseca si gioca un tridente ‘leggero’, con Borja Mayoral (reduce dalla doppietta contro il Cluj) prima punta, supportato da Pedro e Mkhitaryan. Tandem quasi mai visto nel Genoa, con Scamacca affiancato da Pjaca nel ruolo di seconda punta.
La Roma domina il campo fin dai primi minuti ma non riesce ad affondare il colpo. E per di più deve fare il conto con alcuni problemi fisici. Al 15′ Fonseca perde Leonardo Spinazzola, tra i più in forma dei suoi nell’utimo periodo e manda in campo Bruno Peres. Sembra avere problemi anche Mancini, che stringendo i denti rimane in campo coi compagni.
Nonostante la sfortuna, la Roma continua a macinare gioco e alza il ritmo. Al 20′ ci vuole un ottimo intervento di Perin, che di istinto alza il mancino non troppo angolato di Mkhitaryan dal limite.
Sempre l’armeno, questa volta a imbeccare Pedro, che da posizione defilata a destra impegna ancora Perin.
Sull’ultimo pallone del primo tempo, a recupero ormai superato, la Roma passa. Angolo dalla destra, il palllone passa e arriva fino all’area piccola, dove l’armeno stacca con i tempi giusti, e quasi indisturbato.
In avvio di ripresa, la Roma prova ancora a pungere. Bruno Peres si inserisce in area sfruttando un buco centrale del Genoa e calcia con il destro in caduta: Perin salva ancora i suoi.
Gol che non fai, gol che subisci. E’ la legge più antica e famosa nella storia delc alcio, e si conferma anche al Marassi. Scamacca e Pjaca si invertono i ruoli: il primo trova un gran filtrante nel corridoio centrale per il croato, che si inserisce in area e con il destro fredda Pau Lopez.
Ritorno al gol dopo oltre un mese per l’ex Juventus. La Roma interrompe la striscia di 3 partite, tra Serie A e coppa, senza subire gol. Era il periodo di imbattilità più lungo nell’era Fonseca.
Entrambi gli allenatori cambiano qualcosa. Maran si gioca la carta Pandev per Pjaca, Fonseca schiera Cristante richiamando Borja Mayoral, con Mkhitaryan nel ruolo sempre meno insolito di prima punta. E in uno degli spazi lasciati aperti dall’armeno si inserisce Veretout, abile a pescare la sovrapposizione di Bruno Peres: altro tentatino del brasiliano, questa volta con il mancino, ancora Perin a dirgli di no.
Ma con qualsiasi assetto, la Roma delle ultime settimane è micidiale. E Mkhitaryan dimostra una forma strepitosa: è l’ex Arsenal, infatti, a riportare avanti i suoi. Al 67′ stacca sullo scatto Radovanovic e sul pallone di Bruno Peres infila Perin con la zampata.
La reazione del Genoa fatica ad arrivare. Maran cambia gli esterni per dare nuova linfa alla manovra dei suoi. Proprio uno dei nuovi entrati, Ghiglione, ci prova con un tiro al volo al 76′, Pau Lopez blocca facilmente.
L’arma di Maran nel finale si chiama Mattia Destro. L’ex di giornata prova a pungere a pochi secondi dal suo ingresso in campo: il suo piatto destro dal limite su palla di Ghiglione è insidioso ma controllato da Pau Lopez.
E all’85’ la Roma chiude i giochi. Pallone strepitoso pennellato dalla destra da Pedro, Mkhitaryan è lasciato completamente solo ma fa una giocata fantastica: semi-sforbiciata al volo di destro dal dischetto che fulmina Perin all’angolino.
Prima tripletta italiana per l’armeno, man of the match dell’incontro. L’armeno si porta meritatamente a casa il pallone della serata.
Nel finale c’è tempo anche per l’illusione di Destro, che trova il gol sfruttando una doppia disattenzione, di Smalling e di Pau Lopez. Una gioia che Irrati cancella presto per fuorigioco.
La Roma passa anche a Genova, con il risultato di 3-1.
I giallorossi, anche senza Dzeko, continuano nel proprio magic moment. Terza vittoria consecutiva per la squadra di Fonseca, che complessivamente in stagione ha raccolto solo una sconfitta, e non sul campo: il 3-0 a tavolino contro il Verona per il caso Diawara.
Roma terza, Genoa terzultimo, al quarto ko nelle ultime 6 uscite in campionato. E ora Maran traballa.