Milinkovic-Savic, non è più solo un passo a due. Forse non lo è mai stato, oppure è sempre la stessa scena che si ripete. Corsi e ricorsi storici di sorprese in serbo alla Lazio: sembrava tutto finito e invece era tempo dell’ennesima rivoluzione. Solo che stavolta i tifosi biancocelesti hanno più paura, compreso Lotito (che tifoso biancoceleste non è perchè non può permettersi il lusso di sognare) che vorrebbe dare seguito alle sue parole: “Non vendo sogni, ma solide realtà”. Quella frase “riciclata” alla presentazione voleva dire che non si scherza più.
Il mercato dev’essere fatto di certezze: poche, ma buone. Milinkovic-Savic è una di queste. Purtroppo, però, diventa certezza anche in uscita perchè il Patron sa benissimo che se arriva un’offerta folle sarebbe impossibile impedire la partenza di una delle pedine della Lazio degli ultimi anni. Non solo per un fatto di cuore, ma anche proprio a livello tattico un altro come il serbo – attualmente – non esiste. Lo sa bene Sarri che, a colloquio con la società (perchè insoddisfatto del mercato) avrebbe chiesto almeno di evitare il vulnus dei top player. Tradotto: Milinkovic deve restare dov’è. Più un auspicio che un veto: i motivi sono sempre gli stessi. Prima era l’indice di liquidità, ora sono le casse del club.
Qualcosa che scricchiola c’è sempre. Lotito preme per avere la coscienza – a livello economico e amministrativo – pulita ma se continua così sarà costretto alle maniere forti: i biancocelesti non rischiano molto, ma possono (qualora arrivasse un’offerta consona) aggiungere liquidità per respirare ulteriormente. La congiuntura si combatte, anche, con le cessioni. Stankovic (per guardare al passato) e Correa (volgendo lo sguardo leggermente in avanti) insegnano.
Sacrifici necessari per andare oltre e consentire un’annata serena sul piano dei conti e degli ingaggi. Anche se poi le difficoltà saranno altre: meglio prendersi qualche rischio in campo che annaspare fuori. Questo è stato il mantra della Lazio negli ultimi tempi. Un viatico che ha scandito l’era Lotito portando anche qualche trofeo, nonostante le critiche e le crisi. Non solo di risultati. Milinkovic-Savic ora è in mezzo alla tempesta: il Manchester United sarebbe pronto a mettere sul piatto 60 milioni. In seconda battuta ci sono Real Madrid e Juventus che, però, fino ad ora non si sono mosse concretamente. Niente al di là dei sondaggi.
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Quindi, esiste – ad oggi – anche una terza via: ovvero che il sergente rimanga a Formello almeno fino alla prossima estate. Il contratto scade nel 2024. Poi si vedrà, nulla vieta, però, intanto di mettere tutto in stand-by. Se non partecipa nessuno, l’asta non parte: Lotito un po’ ci spera. A bassa voce, perchè poi nella realtà è costretto – o meglio: ci sta pensando – ad abbassare il prezzo. Milinkovic a 50 milioni. In tal caso le carte in tavola si mescolano nuovamente e il Manchester potrebbe tornare a bussare: la certezza, poi, è che Lotito sarebbe costretto ad aprire. Chissà con quali risvolti.