Milan-Venezia 4-0, parte la stagione rossonera: ma i dubbi rimangono
Il Milan batte 4-0 il Venezia a San Siro e trova la prima vittoria in campionato dopo quattro giornate. Una prova convincente degli uomini di Fonseca, che contro la formazione veneta hanno scaricato la loro potenza offensiva. Ma permangono alcune perplessità di natura tattica.
Il risultato finale e l’andamento della partita paiono raccontare altro, ma il Milan non arrivava alla sfida casalinga contro il Venezia nel modo più tranquillo. La pessima partenza in campionato con 2 punti in 3 partite, le voci già forti sull’esonero di Fonseca e il caso Cooling Break di Lazio-Milan. Il tutto amplificato dalle due settimane di pausa causa Sosta per le Nazionali.
Milan-Venezia, 4-0. i rossoneri centrano la prima vittoria: un attacco super e con tante scelte. Ma c’è un problema da risolvere subito
E il Milan da un punto di vista dell’orgoglio, del morale e dell’atteggiamento ha risposto più che bene andando a travolgere con grande facilità un Venezia anche volenteroso, ma con grossi limiti tecnici rispetto all’avversario e punito oltre misura da una prestazione disastrosa del portiere Joronen, che ha responsabilità diretta su almeno 3 dei 4 gol rossoneri.
Ieri il Milan ha confermato che a livello offensivo e di talento in attacco, è una squadra pericolosa e temibile e che in fase di possesso quando ha metri di campo da prendersi non è contenibile. Bastano due minuti sull’asse Leao-Theo Hernandez per sbloccare una partita, che di fatto finisce di avere una storia dopo nemmeno mezz’ora di gioco. Ne bastano 29 infatti ai rossoneri per farne quattro: dopo l’apertura di Theo, arriva la deviazione da corner di Fofana, e poi il doppio rigore nel giro di quattro minuti segnati da Pulisic e Abraham.
Milan a due volti. Una macchina offensiva che deve trovare un equilibrio quando non ha la palla
E in fase di possesso e di attacco il Milan ha fatto vedere belle cose. Da segnalare la più che ottima prestazione di Tammy Abraham, che potrebbe anche essere qualcosa di più del vice Morata. Molto interessante anche il movimento di centrocampo, con Reijnders e Loftus-Cheek a scambiarsi spesso la posizione di trequartista e Pulisic quasi ad agire come mezzala.
Poi però c’è stato un Milan che ha dovuto anche a difendersi, e in fase di non possesso i rossoneri anche ieri iera hanno dimostrato una fragilità un po’ preoccupante. Un po’ estremisticamente ma nemmeno troppo al Milan sembrava mancare totalmente il centrocampo, lasciando il solo Fofana come baluardo a proteggere una difesa ch resta un po’ troppo spavalda e che pure ieri sera ha subito qualche brivido dal Venezia, che prima di sciogliersi trovava con facilità spazio da attaccare a causa di un buco nella mediana milanista piuttoso evidente. Alla fine la pochezza tecnica dell’avversario non ha prodotto danni ma con rivali di livello di molto superiore (Liverpool e Inter le prossime), il Milan deve assolutamente trovare un equilibrio e una quadra tra la sua ottima fase offensiva e una difensiva ancora da registrare e sistemare.