Milan, urgono rinforzi | Fonseca ha l’appoggio della società. E vuole che si chiuda l’operazione in corso

Milan, urgono rinforzi | Fonseca ha l’appoggio della società. E vuole che si chiuda l’operazione in corso

Paulo Fonseca, allenatore del Milan - ansa - calcioinpillole.com

Lo scialbo pari del Milan col Genoa è la cartina di tornasole: servono rinforzi per rientrare in corsa per la Champions. L’operazione si chiude.

Non è il massimo festeggiare i 125 anni di storia tra i fischi e i cori pesanti che non hanno risparmiato nessuno, se non proprio lui, l’allenatore che ha puntato il dito nei confronti dei giocatori. Nuovamente. A Paulo Fonseca gli sono stati risparmiati gli insulti, un altro attestato di stima dopo quello della società, anche se ufficialmente non c’è stata nessuna presa di posizione.

Detto ciò, però, la situazione è di una gravità assoluta per un Milan che non va oltre lo 0-0 in casa contro il Genoa e resta all’ottavo posto a 14 lunghezze da quel primato sognato sin dall’inizio dell’arrivo dell’allenatore portoghese.

Ammesso e non concesso che il Milan vinca il recupero contro un Bologna in grande ascesa, sarebbe comunque 11 le lunghezze dall’Atalanta, inimmaginabile alla vigilia neanche per il tifoso rossonero più pessimista. Invece è così.

Un Milan dilaniato da problemi interni, che a turno hanno visto big da signori stipendi finire in panchina: il primo era stato Leao, ora è toccato al recidivo Theo Hernandez. Fonseca nel post gara ha continuato a ribadire di avere la fiducia della società e nei giocatori.

Una situazione paradossale

Nel primo caso potrebbe essere vero, ufficioso ma non ufficiale, visto che nel più classico stile delle proprietà statunitensi, nessuno si è mai schierato dalla parte del portoghese, nonostante le sue scelte abbastanza forti.

Nel secondo caso, evidentemente no. Non è possibile che i giocatori sono dalla parte di Fonseca. Le panchine di Leao e Theo, la posizione di Calabria, Loftus Cheek, quel cooling break in Lazio-Milan di cui ancora se ne parla. Un po’ come i due rigori tirati a Firenze (e sbagliati) da giocatori diversi (Theo e Abraham) rispetto a chi era stato designato per la punizione massima: Christian Pulisic. Già Pulisic.

Christian Pulisic
Christian Pulisic, centrocampista del Milan – ansa – calcioinpillole.com

Salvare il salvabile

Questo Milan non può andare da nessuna parte, probabilmente va cambiato tanto. Non tutti. Giù le mani da Tijjani Reijnders, per cui si sta già lavorando per il rinnovo. Ma anche giù le mani dallo stesso Christian Pulisic. Secondo l’autorevole Relevo, infatti, insieme al centrocampista olandese e Mike Maignan, il Milan starebbe lavorando al prolungamento dell’accordo con lo statunitense, portando la scadenza al 2028, ovviamente con aumento d’ingaggio annesso.

Uno dei pochi per cui vale la pena investire del denaro guardando un gruppo squadra completamente e settimanalmente messo sotto proceso. Sia quando vince (vedi la sfuriata di Fonseca dopo Milan-Stella Rossa) sia quando pareggia 0-0 con il Genoa sotto una borsata di fischi e improperi.