Il Milan ha messo alle spalle i primi tre mesi del 2023 che hanno visto tante delusioni e la sola, grande, luce della Champions League. I rossoneri sono la squadra campione d’Italia, ma nei fatti hanno perso le speranze di riconfermarsi già a novembre. Il pareggio di Cremona aveva sancito il +8 Napoli che è valso come un primo macigno pesante. I numeri, però, non sono migliorati. In quelle prime quattordici giornate il Milan aveva conquistato 30 punti. Nelle ultime tredici si è fermato a 18. Dopo la vittoria contro la Fiorentina e la pausa per i Mondiali c’è stato il vero crollo. Inaspettato e imprevedibile nelle misure. Nelle dodici partite giocate in Serie A nel 2023 i rossoneri hanno una difesa da retrocessione. Il cambio tattico di Pioli sembrava aver sistemato la difesa del Milan, ma i segnali sono durati tre settimane. Ora la squadra è nuovamente insicura ed indifesa.
I rossoneri in dodici partite hanno subito 21 gol, solo due in meno di Salernitana e Cremonese. I clean sheets ci sono stati solo a febbraio nelle tre vittorie di fila contro Torino, Monza e Atalanta a seguito del passaggio a tre in difesa con l’inserimento di Thiaw. Un ragazzo che ha dimostrato da subito carattere e attitudine, ma che non ha saputo innalzare con continuità il livello del reparto con Kalulu e Tomori. Soprattutto quest’ultimo appare un lontano parente da quello visto nella passata stagione. Tutto il Milan sembra un’altra squadra per molti interpreti. Se si pensa alla difesa, che ha sofferto l’assenza di Maignan per parecchi mesi, ora segna 36 reti subite. Nello scorso campionato furono 31.
Il Milan ha subito 5 gol dal Sassuolo, 4 dalla Lazio, 3 dall’Udinese e 2 da Roma e Lecce. Numeri preoccupanti e che contrastano con gli ottavi di finale a rete inviolata contro il Tottenham e con i numeri delle altre big. Il Napoli fa un campionato a parte e nel 2023 è fermo a 4 reti subite. La Lazio è seconda ad 8, mentre l’Inter, che aveva dimostrato un crollo verticale soprattutto in trasferta, è a 9. Poi Roma a 12, Juventus a 15 e Atalanta a 16. Stefano Pioli ha parlato di possibile ritorno alla difesa a quattro. Un passo indietro non solo tattico, ma anche nelle idee del tecnico che aveva affermato che quel modulo sarebbe ritornato solo dopo aver riottenuto la compattezza difensiva.