Presente e futuro nella testa dei vertici del Milan. Il presente da vivere fino all’ultimo respiro in una volata finale in cui, i rossoneri, puntano al ritorno in Champions League dopo sette stagioni di assenza. Il futuro va ovviamente alle prospettive di mercato, con le prime ipotesi sul Milan che sarà. Non solo il tema rinnovi, così come quello del riscatto dei giocatori in prestito. In casa Milan si pensa soprattutto a quale centravanti raccoglierà l’eredità di Zlatan Ibrahimovic e, il primo nome, è quello di Dusan Vlahovic della Fiorentina. Il serbo classe 2000 stuzzica e non poco la mente del direttore tecnico Paolo Maldini ma la Viola non lo lascerà così facilmente. Il patron Commisso lo valuta almeno 40 milioni di euro.
Autore di 15 gol in Serie A, con un rendimento in continuo crescendo, Vlahovic è il vero nome forte in casa Milan. Il costo, già elevato, rischia di aumentare qualora si scatenasse un’asta che coinvolga anche i club stranieri interessati al serbo della Fiorentina. Continua a piacere Riccardo Scamacca, centravanti 22enne in prestito al Genoa ma di proprietà del Sassuolo. Sul giocatore si registra anche il forte interesse della Juventus che, nella sessione invernale, è stata vicinissima all’acquisto.
Un altro nome mai davvero tramontato è quello di Andrea Belotti, centravanti del Torino. Nell’estate del 2017 i rossoneri furono ad un passo dall’acquisto ma, le esose richieste di Urbano Cairo, bloccarono l’operazione. Oggi il Torino naviga in acque ben diverse, con un conseguente deprezzamento generale di tutta la rosa, che potrebbe anche acuirsi qualora arrivasse la retrocessione. Inoltre, il capitano granata è in scadenza al 2022 e – al momento – i dialoghi per il rinnovo sono in alto mare.
L’ultima alternativa arriva dalla Scozia e, nel corso di questa stagione, ha colpito i rossoneri in Europa League. Si tratta di Odsonne Edouard del Celtic Glasgow. 81 reti nelle ultime quattro stagioni, classe 1998. Il centravanti francese va in scadenza al 2022 e rappresenta un nome di ‘respiro europeo’. Il futuro del Milan passa dalla punta.