Tonali, milanista da sempre, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport prima del derby con l’Inter. Obiettivo, scudetto, cuore solo al Milan e lusinghe a Ibrahimovic e Pioli. Tutte le dichiarazioni del centrocampista rossonero.
Ti aspettavi di arrivare al derby a +7 sull’Inter?
“Dopo il rendimento che ha avuto l’Inter la scorsa stagione, credo che nessuno lo avrebbe immaginato. Noi siamo partiti con lo stesso ritmo del 2020 perché siamo una squadra ben definita grazie al lavoro di Pioli. Abbiamo fatto quello che dovevamo, proseguendo sulla nostra strada. I punti degli altri in questo momento non ci interessano“.
Un voto sul Milan in questa stagione
“Bisogna fare distinzione tra il campionato e la Champions perché i risultati fino ad ora sono molto diversi. Premesso che 10 ora non lo darei mai, ma che spero di darlo a fine anno quando “sapremo qualcosa in più” (scudetto, ndr). Penso che il Milan sia stato da 9. Stiamo giocando e dimostrando di essere una squadra vera in tutte le partite e questo ci dà forza”.
Una motivazione sulla differenza di rendimento tra Champions e Serie A
“Non lo sappiamo spiegare neanche noi. Sono due competizioni totalmente differenti, dal modo di interpretare le gare passando per gli avversari. In Europa le prestazioni ci sono state, ma i punti non sono arrivati per una serie di motivi, tipo i piccoli particolari, situazioni sfavorevoli e decisioni arbitrali dubbie”.
Il Milan è favorito per lo scudetto?
“No, il campionato è lunghissimo ed è difficile dire adesso chi sia il favorito. Noi siamo partiti forte come l’anno scorso e vogliamo arrivare fino alla fine. In ogni caso, qualsiasi giocatore del Milan crede che si possa vincere lo scudetto. Nelle prime undici giornate abbiamo dimostrato di essere una grande squadra e di poter stare in alto. Puntiamo a rimanerci”.
Tonali si tatuerà lo scudetto in caso di vittoria?
“Non vedo il motivo di non tatuarmi qualcosa a cui sarò legato per sempre, dato che i miei tatuaggi sono per i componenti della mia famiglia e per il mio cane. Sono legato a tutti che ho fatto”.
La sindrome da scontri diretti del Milan sembra non esserci più. Come mai?
“Siamo il Milan e il Milan nella sua storia ha sempre vinto le partite fondamentali, quelle cambiano destino del campionato. Le gare più complicate sono quelle con le formazioni dell’altra parte della classifica, come successo a noi in casa con il Venezia, mentre gli scontri diretti si preparano da soli. Se vinci quelli, capisci che puoi vincere sempre”.
Sul Napoli
“Aveva fatto bene anche lo scorso anno e dunque non è una sorpresa. Può lottare fino alla fine”.
Sulla crisi Juventus
“Fa strano vederla così staccata perché siamo abituati tutti a vederla in alto. Rimane comunque una grande squadra”.
La miglior prestazione di Tonali fino ad ora
“Preferisco non parlare di un singolo incontro, sono soddisfatto del mio inizio di stagione”.
Il gol contro l’Atalanta, per un bresciano d’adozione come te, è stata una soddisfazione doppia?
“È stato bello perché se giochi nel Brescia capisci come i tifosi vivono questa partita. Sentivo quell’incontro in maniera particolare e vedere entrare la palla mi ha fatto un certo effetto. Probabilmente è stato uno dei gol più importanti della mia carriera”.
Qual è il segreto del miglioramento di rendimento di Tonali? La famiglia ha aiutato?
“Difficile dirlo; a volte ci sono degli scatti che la testa ti fa fare senza che tu te ne accorga. Essere stato acquistato dal Milan mi ha tranquillizzato, ma ci sono stati anche altri particolari che mi hanno dato una mano. La famiglia ha aiutato. I miei ci sono sempre nei momenti in cui ho bisogno. Sono molto affezionato a tutti perché, insieme alla mia ragazza e ai miei amici, siamo un gruppo unitissimo più che una famiglia”.
I meriti di Pioli
“Sono parecchi. Lo scorso anno ha capito le mie difficoltà e mi ha messo sempre nelle migliori condizioni per esprimermi al meglio, lo stesso con i miei compagni. Il mister è una grande persona che cerca di aiutarti anche fuori dal campo e questo è fondamentale”.
Sull’importanza di Ibrahimovic
“Zlatan ti dà sempre una spinta in più, anche se non ne hai bisogno. Lui ti fa fare il salto di qualità. Con Ibra un aiuto c’è in ogni momento: in allenamento, nello spogliatoio, in partita e anche da casa. Ha esperienza e leadership. All’inizio quando lo vedevo nello spogliatoio ero in soggezione, ma poi ho distinto il Tonali tifoso dal Tonali giocatore. È bello averlo come compagno e amico”.
Può decidere Zlatan il derby?
“Lui è l’uomo chiave di tutto, non solo del derby. Quando si accende cambia le partite”.
Hai mai pensato di farsi assistere da un mental coach?
“No, non ne ho bisogno. Se necessario lo farò in futuro”.
Chi temi dell’Inter?
“L’Inter è una bella squadra e lo sta dimostrando anche questa stagione. Noi però siamo il Milan e non ci fermiamo di fronte a nessuno”.
Un parere su Barella
“Siamo stati assieme in Nazional. Lui è un amico oltre che un grande giocatore. In azzurro mi ha aiutato e lo ammiro per la voglia che mette in ogni partita”.
Scambierai la maglia con lui nel derby?
“Io colleziono maglie del Milan, non degli avversari. Ne ho tante, soprattutto del 2007, alle quali sono affezionato. Magari domenica la chiederò proprio a Ibra”.
Chi è favorito nel derby?
“Il derby è una partita a parte. Impossibile fare dei pronostici”.
Sul corteggiamento dell’Inter nel 2020
“Sono particolari che io non conosco. Mi ero staccato da tutto e non sapevo niente. So solo che ora sono dove sognavo di essere”.
Se il Milan ricevesse una ricca offerta dall’estero, cosa farebbe Tonali?
“Non credo che nella mia testa cambierebbe qualcosa rispetto alla scelta che ho fatto quasi un anno e mezzo fa. So cosa ho passato per vestire questa maglia. Farei un errore a lasciarla”.
Vorresti diventare una bandiera del Milan?
“È il sogno di ogni giocatore che è anche tifoso del Milan, ma non è facile. Per riuscirci devi essere un grande ovunque: in campo, a Milanello, negli spogliatoi, a casa”.
Il mondiale in Qatar 2022 può essere il mondiale di Tonali?
“Presto per dire certe cose, ma è un mio obiettivo”.