Milan, squadra ancora ingolfata ma Pioli è pronto per il derby

Luigi Matta 19/02/2021
Milan, squadra ancora ingolfata ma Pioli è pronto per il derby

(Photo by Srdjan Stevanovic/Getty Images)

Solo 2-2 a Belgrado. Match non semplice e tanto turnover in vista di domenica ma, senz’altro, la condizione del Milan nell’impegno europeo non è apparsa ancora eccelsa. Una lieve reazione rispetto allo scivolone di sabato contro lo Spezia, ma ancora non c’è brillantezza. L’obiettivo dei rossoneri è presentarsi al derby con quella determinazione e, soprattutto, quella lucidità fisica che ha contraddistinto il cammino degli uomini di Pioli nella prima parte di stagione. Nella trasferta serba, il tecnico Stefano Pioli, ha centellinato i titolari nella speranza di averli pronti per lo scontro di domenica. Solo Theo Hernandez, Bennacer, Rebic e Donnarumma sono scesi in campo, anche se l’algerino ha lasciato il campo per il nuovo infortunio muscolare e, sicuramente, non prenderà parte alla Stracittadina.

Spazio per Tonali che, paradossalmente, è stato uno dei pochi a sembrare avanti dal punto di vista fisico, dopo le prove non esaltanti nel finale di 2020. Il tecnico rossonero ha ammesso che, in occasione delle due sfide di campionato con sette giorni a disposizione, ha disposto un richiamo di preparazione atletica, al fine di avere brillantezza per il rush finale. Una scelta coraggiosa che, nell’attualità, sta facendo pagare qualcosa ai suoi. A fine partita, tuttavia, Pioli è apparso sereno sia per la prestazione europea che per la prossima sfida: “Noi abbiamo le nostre caratteristiche, l’Inter ne ha altre. Arriva una sfida dove siamo molto vicini, come livello e come classifica”. 

Parole sicuramente di forte responsabilità. Il Milan vuole arrivare all’appuntamento nelle giuste condizioni. Lo sa bene il tecnico che, a questo punto, lavorerà in questi pochi giorni per presentare un Milan all’altezza della situazione, con una posta in gioco elevata. Una vittoria ridarebbe slancio alle ambizioni rossonera. Un’eventuale sconfitta potrebbe dare un’altra mazzata psicologica alla squadra del tecnico.