Champions League

Milan, senti il fratello di Raiola: “Donnarumma via è stata colpa loro”

Domani sera in Champions League il Milan se la dovrà vedere contro il Paris Saint-Germain nel match valido per la terza giornata della fase a gironi. Una sfida difficile per i rossoneri, che per la prima volta dopo l’addio affronteranno Gianluigi Donnarumma, ex portiere rossonero passato a parametro zero ai francesi nell’estate 2021. E il fratello dello storico procuratore Mino Raiola, ha riacceso le tensioni tra l’estremo difensore e il Diavolo. 

Dimenticare in fretta il KO contro la Juventus in campionato e concentrarsi sulla complicata e delicata sfida contro il Paris Saint-Germain in Champions League, in programma domani sera al Parco dei Principi. Questa la missione del Milan, che a Parigi rivedrà per la prima volta da avversario Gianluigi Donnarumma.

(Photo by Claudio Villa, Onefootball.com)

Milan, Gigio ci rivediamo! E il fratello di Raiola accusa: “Se ne andò via a zero per colpa del club, ci dissero che avevano già preso Maignan. C’era un’ipotesi di scambio più soldi con la Juve”

Una reunion tra il Milan e il portiere della Nazionale che sicuramente aggiunge fascino e tensione già ad una partita carica di motivi d’interesse. Assieme ad Hakan Chalhanoglu (passato a parametro zero all’Inter), l’altro nemico pubblico in casa rossonera dei tempi recenti è sicuramente Donnarumma, che nell’estate di due anni fa scelse di non rinnovare con il Milan e andarsene gratis al PSG.

Se però con il centrocampista turco le motivazioni ambientali e di rapporti col tifo sono stati il fattore principale dell’addio, con Donnarumma fu diverso. Il portiere fu lanciato giovanissimo dai rossoneri, con il Milan che in un periodo sportivamente non facile diede fiducia a un neache diciottenne affidandogli la propria porta.

Donnarumma è cresciuto esponenzialmente negli anni al Milan, venendo considerato il più grande talento italiano tra i pali e anche un patrimonio della Nazionale per quello che doveva essere anche l’erede di Buffon.

Elementi che portavano a credere che Gigio sarebbe potuto essere una bandiera del Milan, seppur gli ostacoli della Procura affidata allo scomparso Mino Raiola si sono poi rivelati trappole non superabili.

Dopo mesi di trattative fumose, il culmine si ha nell’estate 2021. L’entourage del portiere chiede un ingaggio spropositato al Milan per il rinnovo del contratto in scadenza (superiore ai 10 milioni a stagione), una cifra che i rossoneri non avvallano e che ha come conseguenza un ovvio addio.

Il Milan prende atto di dover perdere a zero uno dei suoi migliori talenti e vira su Mike Maignan, portiere appena diventato Campione di Francia con il Lille e che col senno di poi si rivelerà un colpo da 90 per i meneghini.

Donnarumma va quindi al PSG, dove fa incetta di Ligue 1 ma fallisce (per ora) l’obiettivo Champions anche a causa di suoi gravi errori in partite decisive. Una storia finita male quella tra il Milan e Donnarumma e piena di rancore, su cui oggi Enzo Raiola, fratello di Mino, ha voluto svelare un retroscena sulle pagine di Tuttosport.

Nei tanti appuntamenti avuti per parlarne col club l’indicazione che diede Mino al Milan era sempre stata questa: non porteremo via il ragazzo a parametro zero ma vorrebbe che la squadra si qualificasse alla Champions League“.

I rapporti fin lì erano stati tranquilli col Milan poi Maldini e Massara un giorno a Genova ci dissero: “Non siamo più interessati al rinnovo, per noi il capitolo Donnarumma è chiuso e abbiamo già trovato il sostituto (Maignan). A Gigio crollò il mondo addosso“.

A gennaio avevamo rifiutato offerte per non tradire il Milan. Ma a parte la Juve che avrebbe sistemato la situazione con uno scambio o un conguaglio, saremmo andati via solo se il Milan non fosse andato in Champions e avesse guadagnato dalla cessione soldi per il bilancio“.

A quel punto tutte le big erano già sistemate in porta e anche il PSG da poco aveva rinnovato Keylor Navas. Ma Mino ha voluto comunque contattare Al-Khelaifi. Una volta che lui capì che Gigio era a disposizione, chamò il DS Leonardo per chiudere la trattativa“.

Prima del primo rinnovo Donnarumma poteva andare in 4 o 5 top club, ma poi col passare delle stagioni quelle squadre sono sparite. Noi non sapevamo se il Milan si sarebbe qualificato alla Champions, ma nonostante questo non abbiamo fatto accordi con neesuno. Noi abbiamo aspettato loro, il Milan non ha aspettato noi“.

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Published by
Riccardo Tanco