Serie A

Milan, senti Colombo: “Primo gol in rossonero momento unico, Ibra…”

Lorenzo Colombo, attaccante del Milan in prestito al Lecce, si è concesso ai microfoni di RTL 102.5. Di seguito le sue dichiarazioni.

Milan, le parole di Colombo

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Sull’inizio della sua carriera:Dopo un provino sono stato preso dal Milan, ero il terzo della mia annata ad essere preso. Il 2020 ha segnato il mio passaggio dal settore giovanile alla prima squadra rossonera”.

Sull’andare in prestito: “Se il prestito lo vedi come una mancanza di fiducia hai sbagliato tutto. Meglio non andarci a quel punto. Il prestito è una possibilità di crescita che ti aiuta anche a conoscere meglio te stesso. Per me andare in prestito è fondamentale per diventare il giocatore che ho in testa. Se sei al Milan e hai davanti giocatori come Ibrahimovic non è facile mettersi in mostra, quindi devi cercare di farti vedere in altre squadre”. 

Colombo e l’aneddoto su Ibrahimovic

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Sul perchè Ibra lo ha soprannominato Hulk: “Perchè ero sempre in palestra e facevo tanti pesi. Ho un fisico abbastanza muscoloso e quindi mi ha chiamato così. La forza nel calcio per me è fondamentale, nel calcio di oggi, per essere competitivi, devi essere prima di tutto un atleta”.

Sull’esordio con il Milan con gol nel preliminare di Europa League: “Stavamo facendo la rifinitura al mattino a Milanello, arriva un dottore e ci dice che Ibrahimovic era positivo al Covid. Pioli è venuto da me e mi ha detto che alla sera avrei giocato titolare. Di solito dormo dopo pranzo, ma quella volta non ce l’ho fatta. Dopo il gol volevo spaccare tutto, peccato non ci fossero i tifosi”. 

Sulla Nazionale: “E’ un mio obiettivo, un mio sogno. Lavoro tutti i giorni per arrivare anche in Nazionale. Rappresentare il proprio paese, soprattutto in un Mondiale, vuole dire tanto. Lo spero, ma dipende tutto da me”. 

Sui suoi idoli: “Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, per la mentalità e l’attitudine al lavoro mi rivedo molto in lui. Da piccolo mi soprannominavano Batistuta perchè avevo i capelli lunghi e calciavo forte”. 

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Published by
Alberto Petrosilli