Milan, è Scudetto! Rammarico Inter, Napoli immaturo, Juve da rifondare

Milan, è Scudetto! Rammarico Inter, Napoli immaturo, Juve da rifondare

(Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Il Milan vince lo Scudetto, dopo una battaglia lunga trentotto giornate contro i cugini nerazzurri, per lunghi tratti della stagione anche avanti. L’Inter deve arrendersi alla costanza degli uomini di Pioli, mentre quelli di Spalletti avevano mollato la corsa già a sette partite dal termine, dopo un balordo pareggio casalingo contro la Roma. La Juventus chiude al quarto posto, forse più per demeriti delle altre che per meriti propri. Dramma Cagliari: nonostante la roboante sconfitta della Salernitana per 4-0 contro l’Udinese, i sardi non riescono ad andare oltre uno scialbo 0-0 contro il già retrocesso Venezia, compiendo l’harakiri finale di una sciagurata stagione.

Milan, è Scudetto! Rammarico Inter, Napoli immaturo, Juve da rifondare

Alla fine lo Scudetto è andato alla squadra che, per costanza, ha meritato di più: il Milan. Grande lavoro di Stefano Pioli, ma va sottolineato come il tecnico dei rossoneri sia quello più a lungo seduto sulla propria panchina fra le prime sette in classifica. Un trionfo, dunque, anche di chi ha dato fiducia al progetto tecnico del parmense. Questo risultato è merito di Paolo Maldini, direttore tecnico, e di Zvonimir Boban, licenziato per giusta causa nel marzo del 2020, per divergenze con l’amministratore delegato Ivan Gazidis. Voci di corridoio, al tempo, parlarono di una lite nata proprio dalla volontà della società di far fuori Pioli in favore di Rangnick. Per quel licenziamento, il club fu condannato, dal Tribunale di Milan, a risarcire l’ex calciatore croato con oltre cinque milioni di euro. Oggi, con cognizione di causa, possiamo dire che il titolo festeggiato ieri è stato costruito oltre due anni fa. Con buona pace di Gazidis e Boban.

Milan, è Scudetto! Rammarico Inter, Napoli immaturo, Juve da rifondare

In pochi avevano predetto una Inter così competitiva dopo gli addii di Lukaku, Hakimi e mister Antonio Conte. Come spesso è accaduto nella sua carriera, però, Beppe Marotta ci aveva visto lungo. Talmente lungo che la lotta Scudetto, prima di concludersi in favore del Milan, è durata tutto l’arco del campionato. L’aggettivo che meglio descrive lo stato d’animo nerazzurro è “rammarico”. Il recupero della gara di gennaio contro il Bologna è stato il crocevia, in negativo, della stagione nerazzurra. Fino a quel momento i ragazzi di Simone Inzaghi avevano dimostrato qualcosa in più, ed erano padroni del proprio destino. Si ripartirà, quindi, nella prossima stagione con la consapevolezza di potersela giocare alla pari contro i campioni in carica. Calciomercato permettendo. Ma per quello, ne siamo certi, Marotta avrà ancora una volta l’occhio lungo.

Milan, è Scudetto! Napoli immaturo, Juve da rifondare

Il Milan gioisce per il diciannovesimo Scudetto della propria storia. Il Napoli, per lunghi tratti della stagione meritatamente primo, si è dimostrato troppo immaturo. Come spesso è accaduto negli anni della presidenza De Laurentiis, di fronte a gare in cui bisognava dimostrare il proprio valore, la squadra di Spalletti si è sciolta come neve al sole. Avere in rosa zero calciatori che abbiano vinto un titolo nei top cinque campionati europei – Serie A, Liga, Premier League, Bundeslinga, Ligue 1 – forse è un limite, ma non è l’unica spiegazione. Allenatore, direttore sportivo e dirigenza dovranno a lungo riflettere durante la prossima stagione, e la prima domanda da porsi deve essere: cosa vuol fare da grande il Napoli?

Un quarto posto che sa di fallimento. Il fallimento di Andrea Agnelli che ha voluto a tutti i costi richiamare Max Allegri, riconoscendogli un ingaggio da sette milioni di euro netti all’anno fino alla stagione 2024/25. I numeri stagionali della Juventus sono impietosi: 70 punti in classifica, 57 gol fatti e ben 37 subiti, 16 punti di distacco dalla prima in classifica. Per dare un riferimento, sotto la gestione Pirlo i bianconeri avevano racimolato 78 punti, segnando 77 gol e subendone 38. L’ex campione del mondo 2006, però, concluse la stagione con un esonero.

Milan, è Scudetto. Salernitana sei salva

Lo Scudetto – vero – è del Milan. Quello dei “poveri” è andato alla Salernitana, che nelle ultime otto partite ha portato a casa quindici punti. Nelle precedenti trenta, però, solo sedici. Grazie al break, dato anche dal terzo cambio di allenatore, i campani hanno recuperato terreno condannando Venezia, Genoa e Cagliari alla Serie B. Onore a mister Davide Nicola: quarta salvezza negli ultimi sei campionati. Un uomo che non ha paura delle sfide, dopo che la vita lo ha provato e segnato con il dolore più grande che un genitore possa sopportare.