Milan, Scaroni: “Aspettiamo Ibra. Sullo stadio…”
Uno dei temi sempre caldi in casa Milan è quello che riguarda la costruzione del nuovo stadio per i rossoneri, che la proprietà sta progettando nell’area di San Donato. Nelle ultime settimane l’intera dirigenza del Diavolo si è espressa in merito, manifestando la volontà di avanzare con il progetto in questione a causa dell’inconciliabilità con le idee del Comune di Milano. Anche oggi, a margine dell’assemblea degli azionisti del club, il presidente Paolo Scaroni ha avuto modo di affrontare l’argomento per fare chiarezza.
Oltre alla questione stadio, Scaroni ha anche parlato della situazione legata al futuro di Zlatan Ibrahimovic, ribadendo le buone intenzioni nei suoi confronti nel caso desiderasse rientrare in società dalla porta principale. Di seguito le dichiarazioni del presidente del Milan all’assemblea degli azionisti andata in scena in queste ore.
Milan, le parole del presidente Scaroni: “Diritti tv? La Lega deve crescere anche all’estero. Aperti al ritorno di Ibrahimovic”.
“Il nuovo stadio? Se l’amministrazione del Comune di Milano avesse sposato le nostre volontà e dell’Inter quattro anni fa, oggi avremmo già un impianto completamente pagato dai club e non dai cittadini, come fu per San Siro. Dal canto nostro noi continueremo con le nostre idee per il progetto di San Donato”.
“Ritorno di Ibrahimovic? La dirigenza ha mostrato grande disponibilità nei suoi confronti, ora lui deve capire bene che cosa vuole fare da grande. Chiaramente ora lui vive un momento di forte riflessione, ma se dovesse esserci la voglia di tornare al Milan allora troveremo un modo insieme, lo aspettiamo. Per quanto riguarda i rinnovi noi cerchiamo di fare tutto in maniera sostenibile, quando pensiamo a un prolungamento valutiamo la sostenibilità come prima cosa, se non è così allora non lo facciamo”.
“Diritti tv? Non mi interessano molto quelli nazionali, ma per il Milan quelli internazionali sono molto importanti. Il nostro è un brand mondiale, per cui dobbiamo cercare di svilupparlo a livello globale. Negli Stati Uniti c’è un grande mercato in crescita, anche grazie alla nazionale femminile che ha vinto i Mondiali e ha riacceso la passione per questo sport. Per creare un canale tv della Lega che funzioni bene c’è bisogno di grandi capacità manageriali, e io in Lega non le vedo”.