Arrigo Sacchi ha detto la sua a La Gazzetta dello Sport sulla nuova proprietà del Milan. L’ex allenatore si è schierato in favore degli americani
Estate particolare per il Milan e tutti i suoi tifosi. Prima l’addio a sorpresa di Paolo Maldini e Frederic Massara, poi la cessione di Sandro Tonali, anche questa inaspettata. Inutile dire quanto tali eventi abbiano recato una enorme sofferenza nell’ambiente rossonero. E’ come se il Milan, nel giro di qualche settimana, abbia perso la sua anima, la sua essenza di fede. I tifosi si sono trovati costretti ad accettare tale esito, speranzosi da un lato che le nuove strategie del club portino però dei risultati.
Si parla tanto, forse troppo, di RedBird e del suo modo di agire e gestire una società di calcio. Moneyball, algoritmi, dati… sono soltanto alcuni dei termini che la stanno facendo da padrone nelle discussioni in chiave Milan. Concetti nuovi al calcio italiano, e che inevitabilmente spaventano ma allo stesso tempo incuriosiscono gli appassionati e i tifosi. La domanda che ci si pone in questo momento è: “Il Milan può davvero tornare al top sotto la gestione americana?”.
Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada hanno cominciato a muoversi concretamente sul mercato, rappresentando la nuova dirigenza del Milan. La strategia tracciata è quella di rimanere molto contenuti nelle spese, puntando esclusivamente al valore tecnico degli innesti. Insomma, nessun investimento folle. Il Milan di Cardinale vuole creare profitto, economico e tecnico, cogliendo le giuste occasioni sia in entrata che in uscita. Strategia condivisibile?
Le critiche sono innumerevoli in questo periodo al Milan e alla nuova proprietà. I tifosi sono arrabbiati per quanto accaduto, convinti che si sia andato a snaturare il vero obiettivo del Diavolo, quello di tornare alla gloria puntando sulla propria storia e sui più sani valori del calcio. Al momento, dunque, è vista in maniera molto negativa la strategia di gestione di RedBird, con il mercato a farla da padrone. C’è scetticismo attorno all’utilizzo di dati e algoritmi, e all’attenzione che viene riservata alla sostenibilità economica.
Ma un personaggio illustre del nostro calcio si è invece completamente schierato a favore del Milan e delle strategie della sua proprietà. Parliamo di Arrigo Sacchi, uno che i colori rossoneri li ha sempre avuti a cuore. L’ex tecnico, oggi opinionista di lusso, ha appoggiato le idee e le manovre d’azione di questo Milan post-Maldini.
La reputo una strategia corretta. Vincere facendo i debiti significa barare, l’ho sempre sostenuto. Gli americani sono molto attenti ai bilanci e io concordo in pieno con questa linea. È arrivata l’ora di far valere le idee più dei soldi, anche perché in questo mondo troverai sempre qualcuno più ricco di te che cerca di rubarti un giocatore, ma se tu hai un progetto, un’idea, sei già un passo avanti