Milan quota cento (milioni): il mercato sostenibile in soccorso del Diavolo | Chi parte e chi arriva

Rafa Leao e Theo Hernandez - lapresse - calcioinpillole.com
Senza Champions e forse coppe europee, il Diavolo cambierà pelle. Le cessioni illustri come investimento per il nuovo ciclo.
Il pari contro la Fiorentina ha scritto la parola fine sulla corsa alla Champions League del Milan. L’aritmetica non condanna ancora i rossoneri ma basta guardare la classifica per capire una situazione abbastanza delineata.
Milan nono a nove punti dal quarto posto, fosse solo questo il problema. Ci sono quattro avversarie da superare per la squadra di Sergio Conceicao per arrivare fino a duellare con un Bologna che viaggia a velocità molto più sostenute rispetto all’andamento lento di Leao e compagnia. Non solo.
Il nono posto attualmente non garantisce la qualificazione a nessuna coppa internazionale, né all’Europa né alla Conference League: serve una sterzata al Milan, ma soprattutto deve sperare che almeno due tra Juventus (o Bologna), Lazio, Roma e Fiorentina, calino di risultati. Insomma, la situazione è quella che è.
Molto più semplice immaginare un Milan senza coppe europee nella stagione che verrà, al massimo con una Final Four di Supercoppa, ammesso e non concesso che i rossoneri superino l’ostacolo derby, di ritorno. Logico che in sede di mercato bisogna pensare a una strategia nella quale non ci saranno ulteriori sacrifici da parte della società. No coppe europee, insomma, no party.
Tutto sul mercato sostenibile
In questa prospettiva l’unico modo che il Milan ha per inaugurare un nuovo ciclo che possa riportare uno dei club più blasonati d’Italia lassù è quello di cambiare senza spendere soldi. Come si fa? Come fece l’Inter ai tempi di Zhang, con il mercato sostenibile.
Tante cessioni potrebbero aiutare il Milan a cambiare, investendo in giocatori funzionali il denaro proveniente dalle cessioni illustri. Il primo pensiero va a Leao, su cui la proprietà dovrà fare una profonda riflessione. Molto più semplice, comunque, immaginare un Milan senza The: la sua situazione contrattuale è per di più quella è, non c’è l’accordo per il rinnovo (che scade nel 2026) e per di più il francese sta disputando una delle peggiori annate da milanista.
Andirivieni
Theo Hernandez ma non solo. Il Milan potrebbe racimolare circa 100 milioni dalle cessioni. C’è Tomori tra i sicuri partenti, ma anche come sottolinea Gazzetta dello Sport, Yunus Musah, Chukwueze, Loftus-Cheek ed Emerson Royal. Poi naturalmente saranno le offerte a determinare le partenze. Chi arriva?
Questo lo deve decidere il nuovo direttore sportivo insieme all’altrettanto nuovo allenatore. Dopo la fumata nera con Paratici resta sempre valida la pista Max Allegri (sponsorizzato dallo stesso ex direttore sportivo del Tottenham) sembra un testa a testa tra Tare e quel D’Amico che a Bergamo sembra sul viale del tramonto in compagnia di Gian Piero Gasperini. A loro, o a chi per loro, verrà affidato il nuovo Milan, insieme a Moncada, Furlani e chissà se Ibra, con la certezza che si dovrà cambiare ma senza i soldi della Champions e nel segno di un sapiente mercato sostenibile.