Champions League

Milan-PSG 2-1, il Diavolo rinasce dalle proprie ceneri

La straordinaria vittoria per 2-1 del Milan contro il PSG può rappresentare la partita zero nell’annata rossonera. Match giocato e interpretato in modo perfetto dagli uomini di Pioli, che allontanano crisi e ansie e tornano in corsa per gli ottavi di finale di Champions. 

Le ultime 72 ore di casa Milan possono essere sintetizzare in un Roller Coaster di emozioni tipico della fatale bellezza del calcio. Sabato sera i rossoneri stavano vivendo la notte più buia della stagione, cadendo in casa contro l’Udinese e certificando un periodo deludente in molti livelli della squadra, dalle prestazioni dei giocatori alle responsabilità del tecnico Stefano Pioli.

(Photo by Marco Bertorello, Onefootball.com)

Champions, il miglior Milan della stagione abbatte il PSG. I rossoneri ritornano a giocare e annullano la squadra francese a San Siro

Eppure a distanza di 3 giorni ci si trova qui nel Day After di una vittoria straordinaria, importante e meritata del Milan che al Meazza ha battuto 2-1 il Paris Saint-Germain nel match valido per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League. Un successo significativo per tantissimi motivi.

Di natura emotiva, con il Milan che nella notte più difficile trova la risposta più bella per far ripartire il proprio viaggio. Personale, con i rossoneri ch hanno trovato la prima vittoria del girone e ovviamente sportiva, con questi 3 punti che hanno totalmente ravvivato le possibilità di qualificazione agli ottavi di finale.

Ora gli ostacoli prossimi si chiamano Borussia Dortmund in casa e Newcastle in trasferta, ma teniamo l’orizzonte alla partita di ieri. E ieri sera a San Siro si è visto il miglior Milan non solo di questa Champions ma di tutta la stagione.

Pioli ha ritrovato uomini fondamentali del suo scacchiere come Theo Hernandez, Loftus-Cheek e Pulisic ma soprattutto il Milan ha ritrovato un gioco collettivo che nelle scorse  settimane si era andato a perdere e aveva fatto incappare la squadra nel periodo negativo.

Gioco, difesa bunker e atteggiamento da grande squadra. Leao parte di un tutto che è tornato a funzionare e non solo come unica alternativa

E la partita non parte nemmeno troppo bene, con il Paris Saint-Germain che alla prima folata va in vantaggio e gela il Meazza. Azione da corner, Marquinhos spizza a centro area e pesca un isolato Skriniar, che da pochi passi batte Maignan al minuto 9.

Eppure poco prima era stato il Milan a sfiorare per primo il gol, con Loftus-Cheek che da solo in area non aggiusta perfettamente il destro, graziando Donnarumma. Ma questa prima chance dimostra che i rossoneri ci sono, sono dentro alla partita e hanno il giusto atteggiamento.

Gli uomini di Pioli ci mettono più corsa, più voglia e cattiveria agonistica rispetto ai francesi che sembrano una squadra abbastanza scollata a livello tattico rispetto all’attenzione che ci mette il Milan.

Testa giusta e attenzione in difesa e soprattutto un Milan che ripropone un gioco corale che poi esalta i suoi singoli, ma non dipende esclusivamente da essi. I rossoneri trovano grandi praterie nei mezzi spazi lasciati tra centrocampo e difesa del PSG, aggrappandosi ad un dominante Loftus-Cheek, che ieri è stato autore di una prestazione completa per bravura e valenza fisica.

Il gol dell’ex Inter Skriniar non scombina nulla e dopo tre minuti il Milan la riaggiusta. Un Leao nella versione migliore di sè brucia le marcature del PSG e serve Giroud: opposizione di Donnarumma, ma palla che resta in sospeso in area con lo stesso portoghese che si inventa una rovesciata da distanza ravvicinata che si insacca.

L’iniezione di fiducia che serviva al Milan, che concede pochissimo agli attacchi del PSG accettando anche i duelli contro gli offensivi dei transalpini ma  annullando Mbappé, che ieri al Meazza ha fatto quasi da spettatore.

I rossoneri hanno vinto tatticamente il match nella superiorità fisica e dimanica a centrocampo, con il trio Reijnders, Musah e Loftus-Cheek capace di non dare riferimenti e di tagliare la mediana della squadra di Luis Enrique con recuperi veloci e strappi a ribaltare l’azione.

La notizia migliore arriva proprio da un Milan che ha saputo andare oltre alla dipendenza da Leao e rimettere in campo un insieme complessivo di prestazioni individuali di grande livello e unione d’intenti.

Poi certo, ieri il 10 rossonero si è dimostrato all’altezza del palconscenico più importante e non solo per il gol ma per una valutazione generale della partita in cui ci ha messo sia classe che sacrificio.

Tutti meriti esplosi nel secondo tempo, dove c’è stata un’esibizione del miglior Milan versione Europa. Si può dire senza neanche troppo azzardare che la squadra di Pioli abbia messo sotto la squadra di figurine francese, salvata nel punteggio solo da Donnarumma che è caduto solo dal colpo di testa neoclassico di Giroud a inizio ripresa e che ha aperto una nuova strada per il percorso Champions del Diavolo, risorto ieri dalle ceneri.

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Published by
Riccardo Tanco