Milan, Pippo Inzaghi si racconta: “Smisi per colpa di Allegri”

Milan Inzaghi

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Filippo Inzaghi è stato uno degli uomini che ha segnato un’epoca d’oro per il Milan, che in diverse occasioni è stato trascinato verso i piu grandi trionfi grazie ai suoi gol. L’attuale tecnico della Reggina ha scritto un libro intitolato “Al Momento Giusto” in collaborazione con il giornalista della Gazzetta dello Sport Olivero, che verrà presentato oggi in Piazza Duomo a Milano. Ecco alcuni interessanti estratti dello stesso, riportatati dalla Rosea.

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Milan, Inzaghi si racconta nella sua biografia: c’è anche un retroscena su Massimiliano Allegri

Sull’addio al calcio
“Fu Allegri a chiudere la mia carriera da giocatore. Nel 2012 io e il Milan avevamo trovato l’accordo per prolungare il contratto per un’altra stagione. Sarei stato certamente un importante collante per la squadra, dato che campioni come Nesta, Maldini, Pirlo, Seedorf e Gattuso erano andati via. Non avrei avuto nessuna pretesa a livello economico, e Galliani era contento dell’accordo. Allegri invece bocciò la cosa, non mi volle più nello spogliatoio e chiese alla dirigenza di non rinnovarmi. Per me quella fu una mazzata dura da mandare giu”.

Il momento buio dopo l’addio al calcio
“Già nel 2015 sentivo tremendamente la mancanza del mio mondo: il profumo dell’erba, la sacralità dello spogliatoio… mi svegliavo la mattina senza sapere come sarei arrivato alla sera. Andavo in palestra solamente per passare il tempo, senza un reale entusiasmo. Volevo evitare che la noia e il malessere prendessero il sopravvento su di me. Ho avuto paura, ho addirittura pensato di avere la SLA. Ho davv.ero temuto di avere qualcosa di grave, sono stati mesi molto bui. Qualcuno lo chiama “mal di vivere” ma non mi sono aggrappato alle definizioni, ho affrontato la cosa poco a poco circondandomi dell’amore di chi mi sta vicino ogni giorno. I miei genitori sono stati eccezionali, hanno subito capito di cosa avevo bisogno”